Pensioni minime da 1.000 euro per due mesi. La Regione Campania e l’Inps hanno raggiunto l’accordo per l’erogazione di un bonus sulle pensioni più basse fino al raggiungimento di 1.000 euro al mese per maggio e giugno. L’idea del presidente della Campania Vincenzo De Luca di integrare l’assegno con fondi regionali è stata accolta positivamente dall’Inps che ha confermato il raggiungimento dell’accordo per l’erogazione delle pensioni con questi importi a partire dal prossimo mese di giugno per i pensionati più in difficoltà.

In Campania, pensioni minime a 1.000 euro

Nei numeri si tratta di circa 250 mila pensionati che percepiscono assegni sociali, pensioni sociali o di vecchiaia con integrazione al minimo e che a causa dell’emergenza sanitaria hanno subito più di tutti il contraccolpo del lockdown rischiando di sprofondare in povertà. L’idea di De Luca è stata concepita anche in chiave politica, visto che presto si terranno le elezioni regionali in Campania, ma tant’è in questo periodo di difficoltà è stata percepita bene e con entusiasmo da parte dei campani e non è escluso che altre Regioni in futuro possano seguire l’esempio.  “C’è stata una importante interlocuzione con Inps e il Ministero del Lavoro – ha detto De Luca – e abbiamo trovato un’intesa“. Su questo fronte, ha spiegato De Luca “abbiamo preferito procedere secondo questa logica: secondo il detto popolare ‘pochi, maledetti e subito'” perché “noi riteniamo sia utile non promettere mille ma dare cento“.

L’erogazione dei fondi

Ma come avverrà l’erogazione dei fondi a integrazione della pensione? L’erogazione delle integrazioni da parte della Regione Campania – si legge in un comunicato – avverrà con le stesse modalità con le quali i pensionati percepiscono ordinariamente la pensione mensile, cui il contributo straordinario della Regione Campania si va ad aggiungere (quindi, attraverso Poste Italiane, libretti postali, accrediti diretti su conto corrente, etc.). Il contributo potrà essere utilizzato per servizi di assistenza socio-sanitaria domiciliare; servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto di medicinali, commissioni varie; acquisto di strumenti informatici o tecnologie per favorirne l’autonomia; acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale.

250 mila potenziali beneficiari

Ovviamente si dovrà attingere a fondi regionali della Campania e, secondo le stime, si tratterà di prelevare dalle casse pubbliche qualcosa come 600 milioni di euro. Soldi che rientrano nel più ampio progetto assistenziale Piano Socio economico della Regione per uno stanziamento già approvato di 900 milioni di euro e che servirà per aiutare anche attività commerciali, artigiane e famiglie in difficoltà. L’operazione dovrebbe essere finanziata attraverso l’emissione di mini bond della Regione Campania, come già deliberato dalla Giunta. Fonte: Investire Oggi Leggi anche Coronavirus, le proiezioni in Campania: "Zero contagi a breve". Ecco la data. Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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