Un dramma dai contorni ancora indefiniti
Il suicidio di un vigile urbano di Ercolano, 30 anni, in servizio al comando di San Giorgio a Cremano. Stamattina l’agghiacciante scoperta: un automobilista si è fermato in via Siani, poco distante dal cimitero di Portici, notando un’auto col finestrino frantumato e un giovane riverso sul sedile.
Una scena raccapricciante
Su cui pendono tantissimi interrogativi. Al momento i carabinieri hanno infatti soltanto potuto ricostruire la dinamica del suicidio. Stando a quanto trapelato dai primi accertamenti dell’Arma, il 30enne avrebbe posteggiato l’auto intorno alle 7 di stamattina dinanzi un passo carrabile in via Siani. Poi, pare abbia prima effettuato una telefonata e poi inoltrato un messaggio col quale avvisava in comando che non si sarebbe recato al lavoro. Subito dopo, la tragedia.
Il ragazzo avrebbe impugnato la pistola di ordinanza con la mano destra, portandola alla tempia destra per poi compiere l’assurdo gesto.
Il proiettile è fuoriuscito dal cranio, infrangendo il vetro dello sportello. Una morte assurda, che ha colpito sia la comunità di Ercolano dove il ragazzo viveva sia la città di San Giorgio, dove invece lavorava.
Al momento sono in corso le indagini
Per capire cosa abbia effettivamente spinto il giovane a una decisione così drastica e inaccettabile. I militari stanno analizzando il telefono del 30enne per intuire qualcosa in più, anche perché sembrerebbero non esserci – apparentemente – motivi legati a una depressione o riconducibili alla salute del giovane.(Ilmattino)
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