La maxi-manovra

Varata dal governo per aiutare imprese e famiglie nell'emergenza coronavirus è appena arrivata in Parlamento e subito è partita la corsa alle modifiche. Per il decreto Rilancio, che mette in campo 55 miliardi per rimettere in moto il Paese, la navigazione non sarà facile e già si preannuncia una valanga di emendamenti. In settimana via alle audizioni di rito: si parte domani con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

E mentre bonus e aiuti cominciano ad arrivare nelle tasche dei destinatari

Si delineano le prime modifiche. A partire dall'ecobonus al 110%, che dovrebbe essere allargato alle seconde case, e dall'estensione della cassa integrazione. Ogni correttivo dovrà comunque fare i conti con risorse limitate: a disposizione ci sono infatti solo 800 milioni.

Energia: sconto non solo prima abitazione

L'esclusione delle seconde case dal superbonus del 110% previsto dal decreto Rilancio per le misure di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici era stata contestata fin da subito. Si va quindi verso una modifica che estenderà il maxi sconto anche alle case non adibite ad abitazione principale. Nella versione definitiva del decreto era stato invece già esteso anche alle seconde case il sismabonus.

Imprese: più sostegni per gli affitti

Una delle ipotesi di modifica riguarda il rafforzamento del credito di imposta fino al 60% dell'affitto pagato a marzo, aprile e maggio dalle imprese con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni che abbiano subito il mese scorso una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50%. La norma prevede che per le strutture alberghiere il credito venga concesso comunque indipendentemente dal volume di affari.

Lavoro: ammortizzatori da rafforzare

Per rafforzare gli aiuti a imprese e lavoratori c'è l'ipotesi di allungare la cassa integrazione per l'emergenza Covid. Finora è previsto che la cig abbia una durata massima di 9 settimane con la possibilità di ottenerne altre 5 entro agosto. A queste ne sono state aggiunte altre 4 per il periodo settembre-ottobre 2020. L'obiettivo ora sarebbe quello di arrivare a dicembre, compatibilmente con le risorse disponibili.

Zone rosse: fondi a tutti i Comuni

Tutti i comuni delle cosiddette zone rosse per l'emergenza coronavirus avranno accesso ai fondi del decreto. È stato lo stesso premier Giuseppe Conte, dopo le proteste dei territori esclusi, ad assicurare una correzione per una questione di «equità». Tutte le zone più colpite avranno quindi nuove risorse per le misure anti-Covid, anche i Comuni focolaio del centro-Sud e del Veneto per ora esclusi dal provvedimento.

Bollette: taglio maggiore per le Pmi

Il decreto varato dall'esecutivo ha già stanziato 600 milioni per alleggerire le bollette delle utenze non domestiche per tre mesi, da maggio a luglio 2020. L'obiettivo è quello di alleviare il peso delle quote fisse delle bollette elettriche, in particolare per le piccole attività produttive e commerciali colpite dall'emergenza. La misura ora nel passaggio in Parlamento potrebbe essere potenziata.

Infanzia: verso più aiuti agli enti locali

Possibile anche un ritocco delle misure per l'infanzia. Il Pd, con una serie di emendamenti al decreto, spinge per aumentare gli aiuti ai Comuni perché possano garantire i servizi nido, scuola dell'infanzia e centri estivi in raccordo con il mondo del Terzo settore. Pressing anche per aumentare le risorse destinate alle scuole paritarie, dalla materna al termine delle superiori, per consentire di affrontare i costi dell'emergenza. (IlMattino) Leggi anche: Bonus vacanza da 500 euro solo dal primo luglio: quando partono i contributi del decreto Rilancio. Seguici su Facebook: 41esimoparalelo
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