Non molla, non arretra di un millimetro Massimo Giletti.

A Non è l'arena in onda su La7 domenica 24 maggio, infatti, torna a cannoneggiare contro l'improbabile ministro della Giustizia grillino, Alfonso Bonafede. Lo fa nella settimana in cui il pentastellato ha dribblato le mozioni di sfiducia nei suoi confronti. E lo fa il giorno successivo all'anniversario della strage di Capaci, in cui fu ucciso Giovanni Falcone. E Giletti evoca proprio quest'ultimo: "Cosa direbbe Giovanni Falcone se fosse qui oggi? Cosa direbbe Falcone di una circolare come questa, che ha permesso tante scarcerazioni?", si interroga retorico Giletti. Un nuovo, durissimo, attacco a Bonafede.   https://twitter.com/nonelarena/status/1264657980236144647?s=20

Qualche giorno fa Giletti spunta in Senato

“Ringrazio Massimo Giletti che ha raccontato con coraggio la verità agli italiani”. Così Pasquale Pepe ha reso omaggio al conduttore di Non è l’Arena, che per primo ha portato alla luce la vicenda del magistrato Nino Di Matteo, che ha gettato tante ombre sul ministro Alfonso Bonafede. Prima del voto sulle mozioni di sfiducia, il senatore leghista ha accusato il guardasigilli di aver scritto “la pagina più buia della realtà carceraria italiana” per aver nominato un capo del Dap che “non ha competenze né carcerarie, né di antimafia”. Per questo motivo il grillino dovrebbe assumersi le responsabilità della nomina di Basentini e di quella mancata di Di Matteo. (Libero) Leggi anche: Giletti elenca i boss usciti per l’emergenza coronavirus: «Qualcuno si è dimenticato cos’è la mafia». Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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