Per il rientro a scuola si inizia a vedere la luce.
«Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista, i bambini della scuola dell'infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità», ha detto Amanda Ferrario dirigente scolastico nel Comitato di esperti per la riapertura delle scuole voluto dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina questa mattina a «Radio1 Giorno per Giorno».
La parte sanitaria non compete al nostro comitato
Ma a quello tecnico scientifico, sono loro che ci devono dire con esattezza quale sarà la distanza che andrà mantenuta, prosegue Ferrario. «Noi ci stiamo muovendo su altro. Ridefinire l'unità oraria che non deve essere necessariamente di 60 minuti, in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti gli studenti. Farli entrare in maniera scaglionata durante l'arco della giornata e non tutti alle otto, utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini, gli oratori messi in sicurezza con le necessarie precauzioni, le strutture dei comuni. Le scuole possono fare accordi per progetti con gli enti locali al fine di integrare la didattica: più musica più sport più cinema e teatro e più arte», conclude.(IlMattino)
Leggi anche:
Scuola, Conte convoca vertice notturno. Raggiunto l’accordo di governo: concorso sì ma dopo l’estate.
Seguici su Facebook:
41esimoparallelo