Mentre 18 regioni sono già prossime alla soglia di zero contagi, altre, come Piemonte, Lombardia, e Liguria non lo sono affatto, e in taluni casi i contagi stanno ricominciando, specie in Liguria, che sta prendendo una brutta strada con risultati altalenanti. E Mentre lo scontro tra alcune regioni relativo alla FASE 2 delle Riaperture sta determinando divisioni tra la politica periferica (appunto quella regionale) e il Governo centrale con tensioni sempre più crescenti, nel Governo prevale la prudenza dopo che di recente il Comitato scientifico avrebbe inviato un documento Segreto al Premier Conte che recita: «Analizzando i dati sull’andamento del contagio appare evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto». Così il comitato tecnico scientifico ha letteralmente frenato il governo sulla possibilità di far ripartire numerose attività e concedere un allentamento ai divieti di spostamento per i cittadini. ATTENZIONE: Ma di cosa parlava questo Documento Segreto? Che accadrebbe se si decidesse di aprire tutto immediatamente? La risposta degli esperti del governo è terrificante: entro la fine dell’anno ricoveri pari a 430 mila di cui 151mila in TERAPIA INTENSIVA. In sostanza collasso totale del sistema ospedaliero, migliaia e migliaia di morti. E se restassero chiuse solo le scuole? Per il comitato scientifico il picco di terapie intensive sarebbe di 109 mila pazienti e il totale a fine anno di 397 mila ricoveri. Dati terribili, spaventosi che hanno fatto fare a Conte un passo indietro. Talmente preoccupanti che hanno spinto il premier e l’esecutivo a varare un decreto sulla fase 2 assai più prudente da quello precedentemente ‘ventilato‘. Tuttavia, sull’onda di numerose proteste, Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il NUOVO decreto ministeriale con cui vengono definiti i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario per l'evoluzione della situazione epidemiologica. Nel Decreto si legge in sostanza che Indice di contagio, posti nelle terapie intensive, capacità di monitorare l’andamento del coronavirus saranno I criteri che le Regioni potranno «vantare» con il governo per ottenere riaperture diversificate e più ampie. Ma sempre secondo il decreto, si dice anche che il governo potrà usare i medesimi parametri per imporre chiusure e «zone rosse». E proprio oggi, a seguito delle ultime notti di follia con la movida che impazzava in tante piazze italiane, il ministro per gli Affari Regionali Boccia dichiara: “...se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani". Ed aggiunge: "A fine settimana - spiega - il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo 'sblocco' della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve". E proprio poche ore fa è arrivato un macigno da Palazzo Chigi: ci saranno Velocità diverse concordate con i governatori». È possibile che si decida di ritardare l’apertura dei confini di alcune regioni — Lombardia e Piemonte, forse anche l’Emilia-Romagna — per una settimana, due al massimo, in modo da poter poi concedere spostamenti liberi nel corso dell’estate. Le maggiori aperture saranno possibili per quelle Regioni che rientreranno nei parametri, come Veneto, Umbria, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Campania, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Sicilia. Un allentamento minore potrà esserci invece in Piemonte, Lombardia, in Liguria, in Valle D’Aosta, in un pezzo di Emilia-Romagna (province di Piacenza, Rimini), Marche (Pesaro): proprio queste regioni potrebbero di fatto ritrovarsi in una NUOVA ZONA ROSSA. Fonte: Il Meteo Leggi anche Fase 2 Riaperture Regioni: serve l’ok del Sud per il via libera del 3 giugno. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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