Dal 3 giugno si potrà ricominciare a spostarsi da una regione all’altra. Ma come?

  Cadute le ultime resistenze di Sardegna e Campania ci si potrà muovere ovunque per qualsiasi motivo senza autocertificazione e senza doversi sottoporre ad alcuna quarantena. Controlli della temperatura verranno però effettuati in tutti gli aeroporti e nelle principali stazioni ferroviarie. In Campania, a campione, anche ai caselli autostradali. Se si ha più di 37,5 si viene rispediti a casa. Quindi prima di partire meglio evitare aria condizionata sparata al massimo o strapazzi, onde evitare di dire addio a viaggi e vacanze.

Come si viaggerà in treno, nave ed aereo?

Sempre distanziati di un metro e con la mascherina. Il che vuole dire che per ogni posto occupato ce ne sarà uno vuoto. Mentre in cabina sulla nave si sta come si vuole. Nonostante viaggino al 50% della capienza, i treni non hanno aumentato i prezzi, altrettanto non si può dire degli aerei dove i prezzi hanno “preso il volo”. Se per qualche motivo però non si può partire causa Covid o perché un Paese straniero come la Grecia continua a non accoglierci, si ha diritto a un voucher di pari valore da spendere entro l’anno.

E in auto?

Valgono sempre le regole del distanziamento di un metro. Se si è tra conviventi si può viaggiare anche seduti accanto e senza mascherina. Altrimenti in un’auto normale si viaggia solo in due con il passeggero nel posto dietro opposto a quello del guidatore e con la mascherina. Se si ha un Suv si riesce a stare anche in tre.

Dove sono obbligatorie le mascherine?

In qualunque regione ci si sposti le mascherine vanno indossate dentro gli uffici pubblici, sul tram, in metro, in treno, dentro bar, ristoranti e negozi. In quelli alimentari, di abbigliamento e di scarpe è necessario indossare anche i guanti usa e getta se bisogna toccare gli alimenti, provarsi i vestiti o le scarpe. All’aperto e fino al 14 giugno è obbligatorio portarle in Lombardia. Idem in Sicilia se non si fa attività motoria. L’obbligo di indossarle anche all’aperto decade oggi in Veneto e mercoledì 3 in Piemonte.

Che obblighi restano dopo il 3 giugno?

La regola aurea da rispettare è sempre quella del metro di distanziamento, che diventano due quando si fa attività fisica, sia al chiuso che all’aperto. Questo significa che sono vietati gli assembramenti, quindi se proprio non si può fare a meno di movida ed happy hour sempre distanziati, altrimenti si rischia di pagare multe salate, da 400 fino a 3.000 euro. A casa di amici o parenti difficile che entri qualcuno a controllarci ma l’obbligo del distanziamento resta. Per cui niente party e tavolate. Anche baci e abbracci se non si convive restano un ricordo. Attenzione anche al ristorante, perché se non si è conviventi e al tavolo non si riesce a mantenere il metro di distanza serve il divisorio in plexiglass. Altrimenti la multa la pagate anche voi, oltre al ristoratore.(LaStampa) Leggi anche: Addio all'autocertificazione: ecco cosa cambia dal 3 giugno. Seguici su Facebook: 41esimoparalello
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