MILANO  - Dopo i rincari della Fase 1, il Covid-19 potrebbe lasciare in eredità anche un significativo aumento dei prezzi anche nella fase 2, con il rischio che gli esercenti scarichino una parte dei mancati introiti legati alle chiusure proprio sui clienti. È l'allarme già lanciato dalle associazioni dei consumatori. "Nelle ultime ore si stanno moltiplicando le segnalazioni dei consumatori che denunciano rincari ingiustificati dei prezzi in numerosi settori. Da ieri, in concomitanza con la riapertura degli esercizi commerciali, stiamo ricevendo una raffica di segnalazioni circa incrementi dei listini in tutta Italia", denuncia il Codacons riferendo che in testa alla classifica dei rincari ci sono i bar, con molti esercenti che hanno ritoccato al rialzo il prezzo di caffè e cappuccino. Secondo l'associazione dei consumatori alcuni esercizi a Milano hanno ritoccato il costo della tazzina fino a 2 euro. A Firenze - denuncia ancora il Codacons  - alcuni locali hanno portato il costo dell'espresso a 1,70 euro, mentre a Roma si arriva a pagare 1,50 euro, contro 1,20 euro di Genova. Rialzi segnalati anche dal Centro Consumatori Italia. "In base ai primissimi dati, all'indomani delle riaperture di molti esercizi commerciali e soprattutto da indicazioni che provengono dai cittadini, l'associazione Centro Consumatori Italia segnala alcuni aumenti dei prezzi a macchia di leopardo sul territorio nazionale. In particolare - spiega una nota-  di 10 o 20 cent per il caffè, dunque un incremento pari al 10-20%. Peggiore il dato sui parrucchieri dove dalle prime segnalazioni si registrano incrementi anche del 30-35%". Fonte: Repubblica Leggi anche Parrucchieri ed estetisti, aumentano i prezzi: sullo scontrino spunta la tassa Covid: "Da 2 a 4 euro" Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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