Risalgono i contagi in Italia

Ed è ancora la Lombardia a detenere il record dei casi assorbendo da sola i due terzi del totale. Quasi triplicati i nuovi casi: 518 casi rispetto ai 177 del giorno prima. In Lombardia i nuovi contagiati sono 402 (52 a Milano) a fronte di 84 precedenti, 85 le vittime nelle ultime 24 ore in Italia in lieve calo. Siamo passati da 3,5 positivi ogni mille tamponi a 8 per mille.

In Campania intanto si ragiona sul contagio zero del 4 giugno:

Come si è arrivati a questo risultato e come si manterrà nel tempo? A dare risposte sono virologi, infettivologi, specialisti ed epidemiologi: «Il frutto di un lungo lavoro di sorveglianza su sintomatici, sospetti, contatti - avverte Pietro Buono, medico e referente regionale per il sistema di sorveglianza nazionale Covid 19 - ora il lavoro prosegue con gli screening. Grazie all’esperienza sul campo riusciamo a seguire bene tutti i contagiati e i contatti sono individuati e isolati velocemente. La segnalazione ai medici di famiglia avviene su una piattaforma dedicata e un’App. Tutte le articolazione dei servizi di cura e sorveglianza territoriale condividono le informazioni del paziente a sua volta informato in tempo reale se positivo o meno al virus. Siamo migliorati anche sui tempi dei tamponi: oggi risolviamo tutto, tra prelievo e risultato, in 24 o 48 ore».

LE MISURE

Distanziamento, uso delle mascherine e igiene delle mani le regole chiave per continuare a tenere alta la guardia ora che la mobilità tra regioni è tornata libera. «La nostra idea - sottolinea Franco Bonaguro virologo del Pascale - i nuovi casi sono asintomatici ma quando aumentano troppo iniziamo a vedere i sintomatici che se superano una soglia critica producono a cascata quote di casi severi e critici». «Le campagne di screening di popolazione allo studio della Campania - aggiunge Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di infettivologia del Cotugno - da attuare con test sierologici e tamponi, puntano sul personale sanitario (da ripetere ciclicamente), su operatori pubblici esposti poste, banche, forze dell’ordine, operai della nettezza urbana, addetti degli uffici comunali provinciali e regionali, personale della ristorazione, alberghi, strutture ricettive». «Oggi effettuiamo tantissimi tamponi e le macchine che abbiamo lavorano su numeri alti - sottolinea Luigi Atripaldi responsabile del laboratorio dell’azienda dei Colli - il sottoutilizzo ci farebbe spendere di più. Il modello attuato ad Ariano con decine di migliaia di analisi a tutta la popolazione in pochi giorni è il modello da seguire».

CURE DOMICILIARI

La medicina del territorio è l’epicentro dell’attività di cura e sorveglianza: «Cruciale il tema del personale dei distretti e dei dipartimenti di prevenzione che in Campania è di circa un terzo in meno rispetto alle dotazioni di regioni del Nord come il Veneto che hanno addirittura un esubero» sottolinea Tiziana Spinosa direttore del distretto di Fuorigrotta a Napoli. Fabrizio Starace, psichiatra, napoletano, esperto di sanità pubblica e unico medico della task-force di esperti guidata da Vittorio Colao che ha finora affiancato il premier Giuseppe Conte ha appena finito di partecipare al lavoro di stesura del documento finale con 100 schede specifiche sintetizzano il lavoro per accompagnare l’Italia nella fase 3.

Il contagio zero?

«È la cima di una montagna che non si finirà mai di scalare, c’è sempre la possibilità di registrare casi isolati soprattutto ora che viene meno la impermeabilità all’arrivo di stranieri ed è stata ripristinata la mobilità tra regioni e da zone di contagio ancora intense». «Come regione Campania abbiamo fatto un grande sforzo epidemiologico di selezione, individuazione e controllo dei potenziali portatori del virus» dice Angelo Argenzio, epidemiologo della Regione Campania secondo cui «la variabile tempo, ossia la velocità di individuazione dei contagiati, di esecuzione dei test e di consegna dei risultati, è fondamentale».

L’ALGORITMO

«L’algoritmo che avevamo messo a punto per monitorare i contagi - segnala Alessandro Perrella infettivologo del Cardarelli e consulente della task force della Protezione civile - indicava proprio il 4 giugno come giorno del contagio zero. Ora potremo oscillare, fluttuazione di pochi casi giornalieri. È un minimo secondo una previsione che teneva conto di una serie di variabili che però adesso sono cambiate con la mobilità tra regioni».

Il modello matematico

Va insomma aggiornato fino a quando non avremo il vaccino o una sufficiente immunità di gregge. «Per evitare recrudescenze bisogna continuare a usare la mascherina nei luoghi chiusi - conclude Perrella - aggiustando il tiro di volta in volta in base ai nuovi dati che arriveranno». Enrico Coscioni, nella cabina di regia nazionale sul sistema di sorveglianza su Covid 19 si dice soddisfatto dei risultati della Campania. «La curva epidemiologica è a zero ma può anche tornare a salire e non è detto che il clima sia determinante come vediamo in sud America».(IlMattino) Leggi anche: Coronavirus, bollettino 5 giugno: casi in aumento, a pesare è la Lombardia. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/41esimoparallelo.it/
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