Novità in arrivo sul fronte pensioni. A luglio, verrà erogata la quattordicesima a favore di un’ampia platea di pensionati. La disciplina introdotta dalla scorsa Legge di Bilancio ha esteso la categoria di soggetti che potranno accedere al trattamento. Tuttavia, l’assegno non arriverà a tutti. Vediamo quali sono i requisiti anagrafici e di reddito necessari per ricevere l’assegno e chi verrà invece escluso dal beneficio.

Chi riceverà la quattordicesima

La quattordicesima spetta ai pensionati del settore privato, pubblico e autonomi che abbiano compiuto almeno 64 anni. Oltre al limite anagrafico, vengono posti dei limiti reddituali. Riceveranno il beneficio, infatti, solo le pensioni fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti. Il requisito è stato portato nel 2017 da 1,5 a 2 volte il trattamento minimo. Attualmente, il limite reddituale si aggira su un importo intorno ai 1000 euro al mese.

Come funziona il beneficio dell'assegno

Il pagamento viene effettuato d’ufficio a favore di tutti i pensionati sulla base dei redditi degli anni precedenti. I beneficiari riceveranno la quattordicesima dall'Inps il primo giorno bancabile del mese (quest’anno sarà mercoledì 1° luglio), senza distinzioni tra chi riceve l’assegno sul proprio conto bancario, chi lo ritira in posta o chi è titolare di un Conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una Postepay Evolution. Per coloro che perfezionano i requisiti previsti entro il 31 luglio di quest’anno, la prestazione viene liquidata sulla rata pensionistica di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre 2020.

La quattordicesima viene erogata in via provvisoria in presenza dei requisiti previsti dalla legge, e successivamente verificata non appena diventano disponibili i redditi consuntivi. In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi come, ad esempio, in caso di pensioni con decorrenza diversa dal 1° gennaio, o nel caso venga compiuto il sessantaquattresimo anno di età nel corso dell’anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico.

Gli importi delle pensioni

Per quanto riguarda gli importi fino a 1,5 il trattamento minimo (10 043 euro):

  • Fino a 15 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e 18 per gli autonomi, l’importo sarà di 437 euro.
  • Oltre i 15 anni e fino a 25 di contribuzione per i lavoratori dipendenti e oltre i 18 e fino a 28 per gli autonomi, l’importo sarà di 546 euro.
  • Oltre i 25 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e oltre i 28 per gli autonomi, l’importo sarà di 655 euro.

Per quanto riguarda gli importi fino a 2 volte il trattamento minimo (da 10.043,87 euro a 13.391,82 euro):

  • Fino a 15 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e 18 per gli autonomi, l’importo sarà di 366 euro.
  • Oltre i 15 anni e fino a 25 di contribuzione per i lavoratori dipendenti e oltre i 18 e fino a 28 per gli autonomi, l’importo sarà di 420 euro.
  • Oltre i 25 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e oltre i 28 per gli autonomi, l’importo sarà di 504 euro.

Chi sarà escluso dalla quattordicesima

Saranno esclusi, quindi, dal beneficio i pensionati che non rispettano i requisiti anagrafici e reddituali: età inferiore a 64 anni e/o pensioni per importi superiori a 2 volte il trattamento minimo. Inoltre, non riceveranno l’assegno della quattordicesima quei soggetti che sono titolari di pensioni di invalidità civile, pensioni o assegni sociali, rendite INAIL e pensioni di guerra. Fonte: Qui Finanza

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