La protesta

Alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono saliti in protesta su un tetto del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), per contestare le modalità adottate dalla polizia giudizaria e dalla Procura per notificare gli avvisi emessi nell'ambito di una indagine su presunti pestaggi verificati nella struttura carceraria lo scorso marzo, in piena emergenza sanitaria.  

Le testimonianze

La moglie di un detenuto, Daniela Avitabile, racconta quanto visto stamani. "Sono arrivata alle 7 e c'erano parecchi carabinieri che fermavano le auto in arrivo al carcere; io sono stata fermata e mi hanno fatto passare, mentre gli agenti li trattenevano per identificarli. Gli altri agenti della Penitenziaria già dentro sono stati fatti uscire dalla struttura; c'è stata tensione". "I fatti di oggi vanno considerati col massimo rispetto verso l'operato della magistratura cui competono compiti e funzioni di accertamento dei reati. Il DAP è certo che si farà massima chiarezza in tempi brevi e intende rivolgere un rispettoso riconoscimento al Corpo della Polizia Penitenziaria e a ogni singolo operatore che in esso e per esso svolge quotidianamente, con convinzione, dedizione e sacrificio, un compito non facile e al servizio del Paese". Lo afferma in una nota il Dap con riferimento alle vicende di stamani al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Fonte: AnsaCampania Leggi anche: Caserta, torture in carcere. Blitz di Salvini: «E' una vergogna». Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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