Prova on line
Maturità in videoconferenza tra le mura ospedaliere. È andata proprio così, la prova dell'esame di Stato per Nadia Della Valle, ricoverata nel reparto di chirurgia maxillofacciale dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Mentre i maturandi hanno affrontato un'esperienza insolita tra mascherine e distanziamento sociale, altrettanto speciale è stata la prova sostenuta dalla 19enne originaria di Montoro Inferiore, in provincia di Avellino. «Ero tesa ed emozionata mentre preparavo il collegamento dal computer allestito nella stanza della caposala del reparto - racconta la ragazza - allo stesso tempo, non mi sembrava vero di poter sostenere il mio esame che temevo potessero rimandare».
Nadia, ricoverata dal 12 giugno, doveva essere operata ieri per una frattura orbitale e zigomale, causata da un incidente stradale.
Quando è arrivata la notizia di poter sostenere l'esame in videoconferenza, l'equipe di sanitari ha «ritenuto di poter rimandare l'intervento di 24 ore» spiega Maurizio Gargiulo, dirigente responsabile della chirurgia maxillo-facciale che precisa «si è trattato di una scelta che non ha condizionato il quadro clinico e ha consentito alla paziente benefici dal punto di vista psico-fisico e quindi meno stress per la seduta operatoria».
In collegamento con il liceo
Nadia, avvolta da una vestaglia fiorata, ha sostenuto circa un'ora di colloquio davanti allo schermo del computer in collegamento con i prof del liceo statale Regina Margherita di Salerno e il presidente esterno della commissione. «Dopo l'incidente, mi era venuto lo sconforto al pensiero che non avrei potuto fare l'esame come tutti gli altri e sono scoppiata a piangere - confessa Nadia - ci tenevo particolarmente a dare il massimo perché sono ripetente e anche qui in ospedale, non c'è stato giorno che non abbia studiato».
«I primi minuti mi sentivo tesa e agitata ma poi, ho acquistato sempre più sicurezza e non ho più pensato alla videoconferenza o all'ospedale ma solo a fare l'esame» racconta Nadia che ieri, alle 13.30 ha iniziato la prova esponendo l'elaborato dal titolo: «L'apparenza. «Ho preparato un percorso multidisciplinare sul tema dell'apparenza collegandolo a grandi scrittori e filosofi ma anche all'attualità dei social che rischiano di essere il simbolo dell'apparire» racconta la maturanda.
Grazie ai social
«Sono a favore dei social perché hanno un grande potenziale comunicativo e io per prima ne faccio uso, da Instagram a Facebook, ma non bisogna esserne schiavo e questo l'ho sostenuto anche nel mio colloquio», conclude Nadia che dal primo istante dell'esame è stata affiancata dalla caposala, Assunta Barretta diventata per l'occasione testimone del colloquio. (Il Mattino)
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