La crisi economica ha gettato alcune ombre sul reddito di cittadinanza; nei mesi scorsi, infatti, si temeva che il Governo potesse decidere di tagliare questa misura per dare spazio ad altre. Timori che in realtà non fondavano su argomentazioni valide visto che durante il lockdown il reddito di cittadinanza si è rivelato uno strumento prezioso in quanto ha riconosciuto un sostegno economico a migliaia di famiglie che altrimenti non avrebbero avuto altro di cui vivere.
Nel complesso, come confermato da un recente rapporto ISTAT, si è rivelato uno strumento efficace perché è riuscito a ridurre, seppur parzialmente, il numero di persone che versano in condizione di povertà; risultati meno soddisfacenti arrivano dal report della Corte dei Conti riguardo all’efficacia della politica attiva legata al RdC, ma in quel caso si è partiti in ritardo e quindi è ancora presto per trarne un bilancio positivo.
Gli attacchi
Nonostante ciò il reddito di cittadinanza è oggetto continuo di attacchi da parte dell’opposizione, e non solo (lo stesso Renzi si è detto da sempre contrario a questa misura), ed è per questo che i beneficiari temono uno stop anticipato della misura. Un viatico importante sarà rappresentato dalla Legge di Bilancio per il 2021; questa confermerà il reddito di cittadinanza oppure la misura cesserà di esistere dal prossimo anno?
Reddito di cittadinanza: ci sarà anche nel 2021
Ad oggi non ci sono motivi per credere che il reddito di cittadinanza cesserà di esistere nel 2021. Anche perché con il decreto 4/2019, con il quale è stato introdotto il RdC, la misura per il sostegno del reddito delle famiglie in difficoltà è stata finanziata anche per tutto il 2021.
Le risorse per fare in modo che il reddito di cittadinanza si possa richiedere anche nel 2021, quindi, ci sono e non sarà la crisi economica a mettere a rischio questa misura per il prossimo anno. Semmai ci dovrebbe essere una decisione politica a riguardo; ma al momento questa non è assolutamente nei piani del Governo che, nonostante alcune voci contrarie all’interno della maggioranza, ha tutta l’intenzione di confermare il reddito di cittadinanza almeno per un altro anno.
Semmai potrebbero esserci delle novità:
il Partito Democratico, infatti, non ha mai fatto segreto della necessità di rivedere parzialmente le modalità di utilizzo del reddito di cittadinanza, al fine di incentivare i percettori nella ricerca di un nuovo lavoro.
Di questo se ne parlerà nei prossimi mesi; ma in ogni caso sembra certo che il reddito di cittadinanza ci sarà anche nel 2021, salvo stravolgimenti politici che potrebbero portare ad un cambio della maggioranza.
Reddito di cittadinanza: a chi scade nel 2020 spetta anche nel 2021?
Molti dei beneficiari del reddito di cittadinanza, specialmente tra coloro che sono stati i primi a presentare domanda non appena possibile, perderanno il diritto al sostegno nel 2020. Questo perché scade il periodo massimo di fruizione del beneficio, pari a 18 mensilità.
Allo stesso tempo, però, questi possono ripresentare la domanda qualora ne soddisfino ancora i requisiti patrimoniali e reddituali. In tal caso potranno continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza per altri 18 mesi, quindi per tutto il 2021. (Money)
Leggi anche:
Reddito di emergenza: cambia tutto, cosa occorre per non rischiare l’annullamento.
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo