Alex Zanardi, l’ex pilota e campione paralimpico, è stato coinvolto venerdì pomeriggio in un grave incidente stradale lungo la strada provinciale 146 nei pressi di Pienza, nel Senese, a bordo della sua handbike. Trasportato in condizioni gravissime al policlinico universitario Le Scotte di Siena, grazie all’intervento dell’elisoccorso (giunto dopo una quindicina di minuti), è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico e maxillo-facciale durato circa tre ore, e terminato intorno alle 22 di sabato sera. Subito dopo, è stato portato nel reparto di terapia intensiva dello stesso ospedale, dove si trova in questo momento. Le sue condizioni, dopo la notte, sono stabili, ma restano gravissime.
Il primo bollettino medico di sabato
Reso pubblico alle 10 dall'équipe di neurochirurgia che lo ha operato, conferma «le gravissime condizioni»: «ha parametri emodinamici e metabolici stabili. È intubato e supportato da ventilazione artificiale», mantenuto in coma farmacologico, mentre «resta grave il quadro neurologico».
I medici hanno parlato anche di uno sfondamento delle ossa frontali del cranio:
«È arrivato con un fracasso facciale e una frattura affondata delle ossa del frontale», ha specificato il neurochirurgo Giuseppe Oliveri, direttore dell’Unità di Neurochirurgia dell’ospedale, «se le cose andranno bene, in un futuro si dovrà procedere anche con una ricostruzione della teca cranica». Ora Alex «dovrà rimanere in rianimazione sedato, ventilato, lasciando che, con il tempo, il danno secondario conseguenza del trauma si stabilizzi. Sarà una cosa lunga, nel migliore dei casi, mentre i peggioramenti purtroppo possono arrivare da un momento all’altro. Il miglioramento, se ci sarà, sarà lentissimo nel tempo. E le valutazioni sulla situazione neurologica si faranno quando si sveglierà, se si sveglierà. È inutile ipotizzare oggi come andrà: so solo di essere assolutamente convinto che valga la pena curarlo».
Un nuovo bollettino, dal reparto di rianimazione dove è ricoverato, è atteso in serata.
Le cause dell’incidente — che sarebbe avvenuto a una velocità molto sostenuta, mentre Zanardi viaggiava intorno ai 50 chilometri orari — restano ancora da accertare: secondo le prime ricostruzioni, alla fine di una discesa, con la strada che curvava verso destra, la handbike del campione bolognese avrebbe cambiato traiettoria, scivolando nella corsia opposta e finendo contro un camion. «Il casco è saltato — ha spiegato Mario Valentini, commissario tecnico della Nazionale di paraciclismo che seguiva Zanardi in furgone — e Alex ha agganciato il predellino del furgone battendo la testa. Purtroppo ha commesso un’imprudenza».
I test effettuati sull’autista del camion hanno comunque già escluso che si trovasse sotto effetto di alcol o stupefacenti. Sulla vicenda, la procura di Siena ha aperto un fascicolo d’inchiesta (sono in corso accertamenti anche sull’organizzazione dell’evento cui stava partecipando Zanardi), e ha acquisito almeno un filmato amatoriale che potrebbe risultare importante per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Zanardi — che ha 53 anni, una moglie e un figlio, e che ha perso una sorella, Cristina, in un incidente stradale — è stato vittima durante la sua lunga carriera automobilistica di diversi gravi incidenti: come ricorda Giorgio Terruzzi qui, «quando passò alla Lotus dopo due anni grami in F1 andò a sbattere all’uscita dell’Eau Rouge, Spa, con una violenza spaventosa».
Il 15 settembre 2001
Nell’impatto, terribile, Zanardi perse entrambe le gambe. Sempre Terruzzi ricorda che sopravvisse a 7 arresti cardiaci.
Uscito dal coma, Zanardi è riuscito da allora a tornare a correre:
In auto (in diverse categorie), e soprattutto con la handbike, vincendo in tutto 4 medaglie d’oro e due d’argento in due edizioni delle Paralimpiadi e 12 ori, 5 argenti e un bronzo in 7 edizioni dei Mondiali su strada. L’incidente di sabato è avvenuto durante una staffetta benefica, Obiettivo tricolore, dedicata alla ripartenza dell’Italia dopo l’emergenza per l’epidemia di coronavirus.(Corriere)
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