In Italia, anche se la situazione a livello nazionale resta sotto controllo continuano a scoppiare piccoli focolai che mettono in agitazione le Regioni. In almeno sette, da Nord a Sud, si segnalano nuovi contagi, molto spesso legati a persone che sono state all'estero o che sono rientrate nel nostro Paese facendosi veicolo dell'infezione.
Dal Veneto alla Toscana, dall'Emilia Romagna al Lazio, passando per Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino
"Quando abbiamo iniziato le aperture del 4 maggio eravamo consapevoli che avremo affrontato una stagione di convivenza con il virus. Dobbiamo essere veloci, incisivi, determinati per poter ricondurre i focolai alla normalità nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra sfida", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Focolaio Vicenza
A preoccupare è in primis il focolaio scoppiato in provincia di Vicenza, in Veneto: cinque persone sono risultate positive e altre 89 sono finite in quarantena dopo che un manager della Laserjet, azienda dedita alla lavorazione delle lamiere di Pojana Maggiore, è stato contagiato nel corso di un viaggio in Serbia, da dove era tornato lo scorso 25 giugno. L'uomo, che ha partecipato a un funerale e ad una festa di compleanno quando già mostrava i sintomi dell'infezione e che ha anche rifiutato il ricovero, si trova ora in terapia intensiva e in prognosi riservata. Un comportamento, il suo, che ha mandato su tutto le furie il governatore Luca Zaia, che ha annunciato: "L'ordinanza di lunedì prevederà misure più efficaci per l'isolamento fiduciario per i positivi e per i contatti stretti".
Sempre dall'estero
Arriva il paziente zero del nuovo focolaio registrato a Predazzo, in Trentino. Si tratta di un kosovaro, di ritorno dal suo paese. Allerta anche in Toscana, dove tra Firenze, Arezzo e le località costiere sono stati identificate piccole comunità di immigrati che si sono passati fra loro il virus.
In Emilia-Romagna, dopo lo scoppio del focolaio nel magazzino di Bartolini confermati 117 positivi e 2 ricoverati, ma il problema del settore logistica si sta espandendo. In Piemonte sono stati individuati 13 contagi in Val d’Ossola, riconducibili a personale frontaliero, mentre si sta spegnendo il focolaio di Mondragone, in Campania.
Anche il Lazio
Costretto a far fronte a diversi focolai dalla ripartenza a oggi. Esaurito quello più grave, partito dall'istituto di ricovero e cura San Raffaele Pisana, che ha portato a oltre 120 casi e 5 decessi, preoccupa ora un piccolo focolaio in zona Casilino. Sono scattati controlli a tappeto, che per ora non hanno trovato altre criticità. Infine, anche in Friuli Venezia Giulia, nello specifico a Trieste, riscontrate 8 positività collegate a un ufficio di pratiche import-export che lavora con i Paesi della ex Jugoslavia.
Il virologo Pregliasco
"I numeri e la notizia di tanti piccoli focolai in Italia preoccupano un po', ma si tratta di una situazione di grande attenzione, non di pericolo. E non abbiamo a che fare con una seconda ondata. Il fatto è che il virus, seppur in modo limitato, continua a circolare ed è fondamentale intercettare e spegnere subito i focolai. Per questo, ha aggiunto è importante "migliorare la nostra capacità di tracciamento e mantenere alta l'attenzione, senza però esagerare con gli allarmi". Dobbiamo tener presente che il virus c'è ancora e mantenere le distanze. Poi, certo, vedere comportamenti irresponsabili come quello di Vicenza, il cui protagonista ha fatto male a se stesso e anche agli altri, non fa piacere".(Fanpage)
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