Coronavirus, nuovi focolai. L'EPIDEMIA in Italia non si ferma, anzi, e dopo 17 i FOCOLAI attivi e noti fino alla settimana scorsa su tutto il territorio nazionale ne stanno scoppiando altri come funghi.
Questa in sintesi la SENTENZA nell’ultimo Report di Monitoraggio del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (ISS) appena pubblicato dove viene sottolineato come in molte regioni stia crescendo l’indice di Contagio Rt.
In taluni casi
Infatti i contagi di Coronavirus stanno ricominciando con dei focolai e in Lombardia sebbene contenuta, l'Epidemia c’è ancora con nuovi focolai recenti a Brescia.
In Emilia Romagna
I contagi risalgono col focolaio boom di Bologna nell’azienda di trasporti Bartolini, ma pure con il nuovo focolaio di Parma e di Rimini così come a Mondragone Caserta.
Altri focolai
Nascono come funghi in Piemonte, Toscana, Lazio, a Roma, Campania, Sicilia e addirittura ora pure in Veneto, tanto da scatenare le furie del governatore ZAIA che ha minacciato nuove durissime misure restrittive. Dopo il caso di Vicenza con la morte del paziente ZERO, ben 100 persone sono in quarantena a Padova dopo un matrimonio.
E Mentre lo scontro tra alcune regioni sulle Riaperture sta determinando divisioni tra la politica periferica (appunto quella regionale) e il Governo centrale con tensioni sempre più crescenti, nel Governo prevale la prudenza dopo che di recente il Comitato scientifico avrebbe inviato un documento Segreto al Premier Conte che recita: «Analizzando i dati sull’andamento del contagio appare evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto». Così il comitato tecnico scientifico ha letteralmente gelato il governo.
ATTENZIONE: Ma di cosa parlava questo Documento Segreto? Che accadrebbe se si decidesse di aprire tutto immediatamente?
La risposta degli esperti del governo è terrificante: entro la fine dell’anno ricoveri pari a 430 mila di cui 151mila in TERAPIA INTENSIVA!
In sostanza collasso totale del sistema ospedaliero, migliaia e migliaia di morti. E se restassero chiuse solo le scuole? Per il comitato scientifico il picco di terapie intensive sarebbe di 109 mila pazienti e il totale a fine anno di 397 mila ricoveri.
Dati terribili, spaventosi che hanno fatto fare a Conte un passo indietro!!! Talmente preoccupanti che hanno spinto il premier e l’esecutivo a varare un decreto sulla fase 2 assai più prudente da quello precedentemente ‘ventilato‘.
Tuttavia, sull’onda di numerose proteste, Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il NUOVO decreto ministeriale con cui vengono definiti i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario per l'evoluzione della situazione epidemiologica.
Nel Decreto
Si legge in sostanza che Indice di contagio, posti nelle terapie intensive, capacità di monitorare l’andamento del coronavirus saranno I criteri che le Regioni potranno «vantare» con il governo per ottenere riaperture diversificate e più ampie.
Ma sempre secondo il decreto, si dice anche che il governo potrà usare i medesimi parametri per imporre chiusure e «zone rosse».
E a seguito delle ultime notti di follia con la movida che impazzava in tante piazze italiane, il ministro per gli Affari Regionali Boccia dichiara: “...se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani".
Orbene, nonostante tutto, da Palazzo Chigi è arrivato il Verdetto: liberi tutti.
Ma ora ci sono evidenze chiare che qualcosa non quadra
Non dimentichiamoci allora che Piemonte, Lombardia, Liguria, un pezzo di Emilia-Romagna e ora anche il Lazio con Roma per via dei nuovi improvvisi focolai, hanno ancora decine di contagi e la Lombardia ne copre i due terzi: proprio queste regioni potrebbero di fatto ritrovarsi in una NUOVA ZONA ROSSA da un momento all’altro.(IlMeteo)
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