Rico, il bimbo di Mugnano volato in orlando per operarsi, sta bene. «Oggi è stata una giornata difficile, ma siamo riusciti a superare tutto. Mio figlio oggi si è operato, tutto andato come doveva andare. Ora sono molto emozionata, però volevo condividere con voi questa bella notizia, perché grazie a tutti voi oggi siamo qui e mio figlio sta bene. Un grazie anche ai dottori che tutti giorni salvano i nostri figli».

E' il messaggio postato da Alina, la mamma di Rico

Il bimbo di Mugnano affetto da una malattia genetica rara, per il quale furono raccolti oltre 45mila euro (con una gara di solidarietà) per consentirgli di operarsi in un centro specializzato olandese. La mamma del piccolo, che era stato curato anche in Russia e in un ospedale napoletano, aveva lanciato mesi fa un appello sulla propria pagina Facebook e promosso una raccolta fondi su Gofoundme.

Un appello diventato virale nel giro di poche ore.

Sta bene quindi il piccolo Rico e posto potrà tornare a casa, nella sua Napoli, nella sua Mugnano, dove tutti lo attendono a braccia aperte.

Un'altra storia a lieto fine quella di un mese fa

Patrizia ha scoperto di essere malata di tumore al seno durante la gravidanza. Era all’inizio del quinto mese di gestazione, poco più di un anno fa, quando le fu diagnosticato il cancro al seno. «Al tatto sentivo un nodulo – racconta – ho fatto una prima ecografia a cui è seguita una biopsia e il 27 maggio scorso, nel 2019, poi la diagnosi». È in quel momento che è iniziato per Patrizia un percorso che lei definisce “particolare”. «Ero incinta – dice – per un momento ho dovuto valutare l’ipotesi di una scelta da compiere, non perché mettessi a rischio mio figlio, ma perché portando avanti la gravidanza avrei ritardato le mie cure». Patrizia, però, non ha avuto alcun dubbio. Federico sarebbe nato e soltanto dopo avrebbe pensato a sé. Quando ha saputo della diagnosi, la prima cosa che ha fatto è stata dire al suo fidanzato di sentirsi libero di andare via. «La risposta? Mi ha chiesto di sposarlo – afferma – cosa che abbiamo fatto, con rito civile, prima che nascesse Federico».

L’inizio delle cure

Dal momento della diagnosi, Patrizia è stata seguita dalla Brest Unit dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, dall’equipe di Ferdinando Riccardi, direttore di Oncologia e da Claudio Santangelo, direttore di Ostetricia e Ginecologia. «Abbiamo un programma che prevede una terapia medica prima dell’intervento – spiega Riccardi – il tipo di tumore in questione è molto sensibile alla chemioterapia; il trattamento definito ‘neoadiuvante’ è quello somministrato prima dell’intervento, con l’obiettivo di ridurre le dimensioni del tumore e rendere possibile un’operazione meno demolitiva». Grazie alle cure ricevute Federico è nato a settembre, «Quando l’ho sentito piangere ho chiesto ai dottori come stesse, alla risposta positiva ho detto: “Ora fate quello che dovete” – sottolinea Patrizia – La gioia di sentire piangere mio figlio, di vederlo, è stata indescrivibile. Ho pensato: “Finalmente è qui, finalmente è fuori”». A gennaio di quest’anno, Patrizia si è sottoposta all’intervento. Ora è alle prese con l’ultima chemio e ha iniziato la radioterapia.(IlMattino) Leggi anche: Trema il Sud Italia. Scosse di terremoto svegliano due città: gente in strada Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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