CAMPANIA – “È pronta una nuova ordinanza per la chiusura dei negozi dove non solo gli addetti, ma anche i clienti, non usano le mascherine di protezione”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo – ha aggiunto De Luca – a settembre, con la ripresa delle scuole, si rischia la ripresa del contagio e a quel punto si dovrà chiudere tutto”.
Inoltre il primo cittadino campano si è espresso sull’utilizzo di mascherine sui mezzi pubblici: “EAV e le altre aziende di trasporto regionale – ha detto il presidente della Campania- debbono seguire l’esempio di Trenitalia, e bloccare i mezzi dove ci sono passeggeri senza mascherina.Bisogna indicarli all’Indignazione pubblica – ha aggiunto De Luca – sono cafoni incivili, che mettono a rischio la salute degli altri “. “Se il Governo apre, com’è giusto, alla mobilità interregionale dobbiamo prevedere comportamenti responsabili da parte dei cittadini. Altrimenti avremo un ritorno del contagio a settembre”. Fonte: Il Meridiano News
Riapertura scuole, l’annuncio di De Luca: “180mila tamponi per il personale scolastico”
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato che la Regione sta preparando 180mila tamponi per tutto il personale scolastico in vista della riapertura delle scuole previste per il 14 settembre.
“Ci stiamo preparando a 180.000 tamponi per tutto il personale scolastico. Non so che combinerà il ministero della pubblica istruzione, che dio ce la mandi buona”, ha detto il governatore De Luca nel corso di un intervento dal palco a Marina di Camerota.
Riapertura scuole, De Luca annuncia: “180mila tamponi per il personale scolastico”
“Noi – ha aggiunto il governatore campano – dobbiamo essere pronti a mandare i nostri ragazzi a scuola in sicurezza”. Poi, ancora: “Ogni tanto viene da Milano in Campania qualche squinternato che viene a fare un po’ di razzismo contro di noi, ma è aria fritta. La verità è che oggi i cittadini della Campania, del Cilento, di Napoli vanno a testa alta, ci rispettano”. “Cosa sarebbe successo – ha aggiunto De Luca – se quello che è accaduto a Codogno si fosse verificato in Campania e non in Lombardia? Ci avrebbero messo in croce per altri 50 anni.
E invece no, diversamente da come si aspettavano in Italia, la Campania ha retto meglio di tutti la battaglia contro l’epidemia. Tutti noi ci siamo sentiti una grande famiglia per la prima volta, abbiamo fatto i conti con la paura, visto sul volto dei genitori e dei figli il pericolo per la malattia e il ricovero.
Ora ci vuole responsabilità e rigore, abbiamo aperto la mobilità e quindi l’unica cosa che ci serve oggi è responsabilità: arriva gente da tutto il mondo, da Paesi dove c’è contagio elevato, vi prego di indossare le mascherine sempre, solo se andate a passeggio da soli non c’è problema”.
De Luca contro Salvini: “Quello da Milano viene a fare il razzista da noi”
I migliori ospedali in Italia li abbiamo qui in Campania. Sono stati i giornali americani a ricordarci che l’ospedale più efficiente al mondo nella cura del coronavirus è un ospedale di Napoli, l’ospedale Cotugno. Ce l’hanno detto gli americani perché gli italiani non ce lo dicevano”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a Camerota, in provincia di Salerno, in occasione dell’inaugurazione dei lavori per il nuovo depuratore.
Da De Luca anche un attacco – velato come spesso è successo negli ultimi mesi – a Matteo Salvini. “Diversamente da quello che si aspettavano in Italia, la Campania è la regione che ha retto meglio di tutte le regioni d’Italia la battaglia contro l’epidemia e oggi possiamo camminare a testa alta in Italia.
L’attacco velato
Ogni tanto da Milano arriva qualche squinternato che viene a fare un po’ di razzismo contro Napoli e contro la Campania, ma ormai sono carte conosciute, aria fritta. La verità è che i cittadini della Campania, del Cilento, di Napoli e di Salerno vanno in Italia a testa alta e ci rispettano tutti”. “Ho provato a immaginare – ha aggiunto De Luca – cosa sarebbe successo se Codogno fosse stata in Campania anziché in Lombardia: ci avrebbero messo in croce per altri 50 anni. E invece no”.
Secondo De Luca “tutti noi cittadini campani ci siamo sentiti, forse per la prima volta, una grande famiglia. Abbiamo fatto i conti con la paura, abbiamo visto nei volti dei nostri padri, delle nostre madri, dei nostri anziani, il pericolo per una malattia, per un ricovero. Abbiamo fatto un lavoro duro e ci siamo sentiti davvero una famiglia unita, e sono orgoglioso dei cittadini campani per quel che avete fatto e per come vi siete comportati”. Fonte: Napoli Today
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