Il reddito di cittadinanza non decade per chi si trasferisce per lavoro. Come è noto, infatti, esso è il sussidio erogato non solo come sostegno economico, ma ha come fine ultimo la ricollocazione lavorativa di chi lo percepisce. Ecco dunque cosa accade a chi deve trasferirsi in un Comune diverso da quello in cui è residente.

OFFERTE DI LAVORO.

Di norma, chi sottoscrive il Patto per il Lavoro, dovrà anche accettare una delle tre offerte congrue presentate dal Centro per l’Impiego. La prima potrà arrivare entro i 100 chilometri dalla residenza nel primo anno di fruizione del beneficio, o a 250 chilometri nei restanti sei mesi. La terza offerta infine può arrivare da tutta Italia, indipendentemente dalla residenza. Inoltre, in caso di rinnovo del reddito di cittadinanza, già la prima offerta di lavoro potrà arrivare da tutta Italia. Vengono esclusi da questa regola i nuclei familiari in cui sono presenti minori o un componente disabile.

LAVORO: ECCO QUANDO NON DECADE.

Il reddito di cittadinanza non sempre decade se si accetta una delle offerte di lavoro congrue. Se infatti bisogna trasferirsi oltre i 250 chilometri dal Comune di residenza i pagamenti continueranno ad essere erogati per altri tre mesi. Secondo l'articolo 4, comma 10, del decreto 4/2019, il beneficiario continua a percepire il reddito di cittadinanza a titolo di compensazione delle spese di trasferimento sostenute.

La situazione

E' ancora più vantaggiosa per i nuclei familiari con minorenni o con componenti con disabilità che continueranno a percepire il reddito di cittadinanza per altri 12 mesi dall'accettazione. C'è da dire anche che per i mesi che seguono l'accettazione dell'offerta di lavoro l'importo del sussidio non cambierà ed andrà ad aggiungersi allo stipendio.(GiornalediSicilia) Leggi anche: Reddito di cittadinanza pagamenti luglio: nessun anticipo. Quando arriva la ricarica Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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