C'è anche una cittadina italiana tra le vittime dell'esplosione di ieri a Beirut. Lo confermano fonti della Farnesina. Si tratta di una donna di 92 anni, residente nella capitale libanese.

Ecco cosa è accaduto a Beirut. Esplosioni in centro, è una strage: morti e feriti sotto le macerie. Devastato il porto

Beirut squassata nel tardo pomeriggio da due potenti esplosioni. Almeno 11 i morti e 400 i feriti nella zona del porto che risulta devastato. Come mostrano alcune immagini televisive una densa colonna di fumo si alza dalla zona marittima della capitale libanese. Gli ospedali, già in crisi per la pendemìa del coronavirus, sono allo stremo.

Terrore a Beirut

Gli ospedali di #Beirut stanno rimandando a casa dei feriti con il volto insanguinato perché sono già pieni di pazienti in condizioni più gravi. Lo scrive Maya Gebeily, corrispondente dell’AFP. La Croce Rossa libanese ha riferito che vi sarebbero feriti, alcuni dei quali sepolti sotto le macerie. La deflagrazione è stata avvertita in tutta la capitale libanese, provocando scene di panico tra i cittadini. Al Mayadeen, una televisione locale libanese, ha riferito che nelle esplosioni a Beirut sono rimaste ferite «centinaia» di persone . Da parte sua, Hamad Hasan, ministro della Sanità libanese, ha parlato di «un numero molto alto di feriti», come riportato dalla Bbc . Il ministro ha anche ribadito che i danni provocati dalle deflagrazioni sono ingenti. A causare la potente esplosione sarebbe stato un incendio in un magazzino di fuochi d’artificio. È quanto riporta l’agenzia di stato libanese, citata dalla Cnn. Subito però sono fioccate smentite che tirano invece in ballo i materiali altamente incendiabili stoccati all’hangar 11 del porto. Molti gli edifici danneggiato dall’esplosione, avvertita in tutta la città. Tra questi, anche il quartier generale dell’ex premier libanese Saad Hariri e l’ufficio di corrispondenza della Cnn. Nei cieli della città aleggia ora una nuvola di fumo, mentre i vigili del fuoco sono accorsi nell’area della deflagrazione per spegnere le fiamme. Diversi media ricordano che il Tribunale speciale dell’Onu sull’assassinio dell’ex premier Rafik Hariri debba a breve emettere il suo verdetto. I quattro imputati, in contumacia, sono membri delle milizie sciite filo iraniane di Hezbollah, che hanno sempre negato di avere avuto un ruolo nella morte dell’ex premier. Da mesi il Libano soffre di una gravissima crisi economica, aggravata dalla pandemia di coronavirus, con frequenti proteste e scontri tra manifestanti e polizia. (Leggo) Leggi anche Inferno Beirut, sale drammaticamente il bilancio di morti e feriti: 3 ospedali distrutti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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