L'Oms avverte che i casi di coronavirus nei bambini si sono moltiplicati per sette volte, quelli tra i giovani per sei volte.

In un nuovo rapporto con dati sulla pandemia, Oms scrive:

"Questa tendenza può essere spiegata, tra l'altro, dai seguenti fattori: la diagnosi precoce e il test erano inizialmente focalizzati sull'identificazione di casi con sintomi gravi, che si sono visti più frequentemente tra le persone anziane". Questo è quanto avrebbe dichiarato l'Oms.

Secondo Crisanti

"I casi aumenteranno ancora ma non rischieremo un nuovo lockdown". Lo dice in un'intervista a la Stampa il virologo Andrea Crisanti, che dichiara che "non ci dobbiamo preoccupare" dei 402 casi registrati ieri, a fronte dei 159 del giorno precedente. "Il quadro di questi giorni – sottolinea il virologo – fa parte della dinamica epidemiologica di questo momento. Penso che quelli di ieri siano numeri che rientrano nella dimensione dell'epidemia a livello mondiale.

In più, in Italia

Non siamo mai arrivati a zero contagi per cui non dobbiamo essere troppo sorpresi da questi numeri. A una analisi più approfondita, poi, emerge che questi nuovi contagi sono casi importati da altri paesi, focolai da rientro che sono una minaccia vera e propria. E per i quali vanno presi dei provvedimenti".

Crisanti parla di quello che stanno facendo in Germania:

"Di ogni viaggiatore si ricostruisce l'itinerario, lo si sottopone a tampone e poi lo si mette in isolamento. È un lavoro enorme, molto faticoso, ma necessario. Credo che anche noi arriveremo a elaborare un piano del genere per chi arriva da fuori dell'Italia". Il comportamento dei giovani è pericoloso? "È indubbio che il virus sfrutti il comportamento sociale degli individui – osserva Crisanti – come abbiamo avuto modo di vedere nei mesi scorsi. Ma trovo curioso questo scaricabarile fatto sui giovani: in fondo, siamo noi che abbiamo dato a loro insegnamenti e messaggi che, forse, in alcuni momenti sono stati anche sbagliati. Per cui ce ne dobbiamo assumere la responsabilità". Quanto all'ipotesi che il virus si sia indebolito Crisanti risponde: "La scienza dice una cosa molto chiara e indiscutibile. E cioè che i virus non si indeboliscono né si rafforzano, semplicemente si selezionano. Al momento non ci sono elementi per dire né che il Covid si sia evoluto né in che modo. Dobbiamo anzi mantenere alta la guardia e tornare a indossare la mascherina – ne vedo molto poche in giro – e a mantenere il distanziamento sociale. Il virus non è affatto sparito".(Fanpage) Leggi anche: Virus, Speranza ai giovani: “Siete voi il principale veicolo di contagio” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Virus, cresce la paura in Italia: oltre 1000 persone in quarantena