Dj morta il giorno dopo la sua scomparsa, ovvero il 4 agosto. Questo è quanto emergerebbe da ulteriori indagini della Procura grazie alle registrazioni dei droni nella zona dove è stato rinvenuto il corpo della dj. Ma di Gioele non ci è alcuna traccia. Il corpo del piccolo non si vede da nessuna parte, almeno questo è quanto al momento fanno sapere. Dall'esame dei fotogrammi, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo della dj Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato". Lo afferma, in una nota, il Procuratore di Patti Angelo Cavallo, sottolineando che invece "non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre". "In ogni caso - aggiunge il magistrato nella nota - ulteriori elementi dovranno essere ricavati dal necessario successivo approfondimento, ricorrendo a tutti i possibili strumenti tecnici diretti all'analisi dei medesimi fotogrammi. In data 13 agosto 2020 questa Procura disponeva, inoltre, l'acquisizione delle immagini satellitari dei luoghi inerenti la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, tratte dal sistema satellitare europeo "Costellazione Copernicus". Tali immagini, allo stato, non sono risultate utili, ma, anche in questo caso, sono in corso ulteriori accertamenti ed approfondimenti tecnici. E' in corso di valutazione anche l'eventuale contributo che potrà essere fornito dall'acquisizione di immagini ricavate da altri sistemi satellitari".

Quindi, come è morto Gioele?

Il piccolo sarebbe morto per soffocamento prima che il suo corpicino fosse preso d’assalto dagli animali selvatici. Gli esami su ciò che resta del bimbo si svolgeranno domani. In esame sarà preso il tronco, l’unica parte ritrovata, insieme a un femore e alla testa. Gli animali selvatici presenti in quella zona circolano liberamente e appare difficile che possano averlo attaccato ed ucciso. Molto più probabile che il corpo sia stato assaltato e dilaniato post mortem. Viviana Parisi ci aveva già provato poche settimane prima Viviana aveva già in mente di uccidere il figlio per poi suicidarsi. Ne è certa la procura di Patti che indica anche una data: 28 giugno scorso, quando la donna aveva ingerito 8 pillole di un farmaco antidepressivo.

Gioele strangolato a pochi passi dall’autostrada

Viviana esce di casa senza telefonino. Imbocca l’autostrada e non paga il casello, citofonando all’operatore che le consegna la ricevuta di addebito. A questo punto fa rifornimento e si immette nuovamente sull’autostrada per Palermo, come dimostrano le immagini della telecamera piazzata nella stazione di servizio. Viviana aveva pochissime cose con sé. Di certo non aveva il telefonino (probabilmente lasciato a casa per non farsi localizzare), ma nel cruscotto dell’auto vi erano i due certificati medici che indicavano il suo stato di depressione. Perché?

Viviana ha strangolato Gioele e poi si è lanciata dal traliccio

Intanto dalle indagini arrivano conferme che Viviana non sia affatto scivolata dal traliccio ma vi sia salita apposta per farla finita. Si sarebbe, dunque, lanciata da un’altezza di 15 metri, come da un trampolino, trovando la morte al contatto con il suolo. Prima però aveva (non si sa ancora come), strangolato il piccolo Gioele Mondello. Leggi anche: Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele: la ricostruzione dell'avvocato Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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