Mattia muore a trent'anni. L'ennesimo dramma sul lavoro. L'ennesima giovane vita stroncata. Per fatalità, per cause imputabili all'azienda, a se stesso... O semplicemente per destino.
Lutto nel Novarese dopo la notizia della morte di Mattia Giordano, un ragazzo di trenta anni deceduto tragicamente nei giorni scorsi in Nuova Zelanda dove era emigrato da diversi anni.
L’uomo, nato e cresciuto a Fara Novarese, piccolo paesino piemontese a nord di Novara, era partito otto anni fa per il lontano paese per crearsi un futuro e lì aveva trovato una sua strada, una casa e un lavoro ma purtroppo tutto si è spezzato improvvisamente per una tragedia inattesa quanto drammatica.
Mattia
Ucciso da una potente scarica di corrente elettrica mentre stava lavorando alla realizzazione di manufatti in legno nei pressi di Auckland, in Nuova Zelanda.
Proprio nella metropoli neozelandese il trentenne piemontese viveva ormai dal 2012 occupandosi della lavorazione del legno che era anche la sua passione fino dall’adolescenza.
A Novara Mattia Giordano infatti aveva seguito gli studi professionali di falegnameria prima di decidere di mettere in pratica il suo sapere all’estero.
Nella piccola comunità di Fara
Tutti lo conoscevano anche perché lì aveva lavorato prima di partire per la Nuova Zelanda e lì dava spesso una mano per eventi ed attività. Per questo la notizia improvvisa della tragedia ha sconvolto i paesi della bassa Valsesia dove la famiglia, originaria di Ghemme, risiede e lavora ed è altrettanto conosciuta.
Ora si aspetta il rimpatrio della salma per fissare il funerale che sarà celebrato in Italia.
In Campania qualche giorno fa, un'altra giovane vita si è spezzata
Si tratta di un giovane papà. Dramma nella cittadina di Afragola, Antonio muore dopo un incidente in moto. Il ragazzo, di Afragola, aveva 23 anni e si trovava in moto con la compagna, quando nella notte tra giovedì e venerdì è rimasto coinvolto nel sinistro a via Brin a Napoli, che gli è costato la vita.
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