Scuola, via la mascherina. Il Comitato tecnico-scientifico ribadisce che la riapertura della scuola è una priorità per il Paese.
E, allo stesso tempo, ricorda quali sono le regole sull’utilizzo delle mascherine negli istituti. Con una nota gli esperti ricordano le regole essenziali per il rientro in classe.
La nota del Cts
Parte ricordando cosa prevede l’Oms, riguardo all’uso delle mascherine per i più piccoli. Fra i 6 e gli 11 anni il dispositivo di protezione può essere usato in base alla “situazione epidemiologica locale”. Dai 12 anni in su, invece, si ricorda che le mascherine vanno utilizzate allo stesso modo degli adulti.
Cts: no mascherine a scuola se c’è metro di distanza
Il Comitato sottolinea nuovamente quanto indicato sulle situazioni in cui non è possibile rispettare il distanziamento di un metro, ricordando che in questi casi servono le mascherine.
Nei contesti di “condizione statica”, gli esperti ribadiscono l’importanza dell’uso delle mascherine e aggiungono:
“Nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto)”.
Niente mascherine se c’è la distanza di un metro, quindi.
Per la scuola secondaria, “anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”.
Possibile uso mascherine anche se rispettata distanza
Gli esperti ricordano ancora che l’uso della mascherina non è che una delle misure da adottare, da accompagnare con una corretta igienizzazione dell’ambiente e personale, il ricambio dell’aria e la sanificazione degli ambienti.
Inoltre, il Comitato non esclude eventuali modifiche delle raccomandazioni proposte, “anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali”, da parte dell’autorità sanitaria che potrà anche “prevedere l’obbligo della mascherina anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all’interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi”.
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