Caldoro attacca De Luca e ci va giù pesante, soprattutto per quanto concerne la problematica scuola, inveendo contro il presidente della Regione, inquirenti tanto al momento la Campania è nel caos. Non si sa quando e se si riparerà.
Le dichiarazioni
"La CAMPANIA e' l'unica Regione che ancora non ha deciso quando riaprire le scuole perche' non era pronta - dichiara a Dire - Facciamo ricadere tutti i problemi sulle famiglie, creiamo un danno ai ragazzi, non diamo sicurezza agli insegnanti ne' strumenti e finanziamenti adeguati. Nessuno ha fatto niente, la Regione doveva sostituirsi al governo ma De Luca e' stato gemello di Azzolina".
Cosi' il candidato alla presidenza della Regione CAMPANIA per il centrodestra Stefano Caldoro in vista dell'incontro di oggi pomeriggio a palazzo Santa Lucia verso la riapertura delle scuole.
"Si poteva prevedere prima, organizzare, requisite sedi, creare una previsione di flessibilita' tra entrate e uscite, organizzare immediatamente i test, i tamponi e i controlli.
Invece - osserva l'ex governatore - siamo nel pieno caos e in questo la CAMPANIA non solo ha un problema di contagi, ancora i piu' alti d'Italia, con minor numero di tamponi in Italia, ma e' anche l'unica Regione in cui non si sa quando si riaprira' la scuola".
Vincenzo De Luca "intanto se ne sta chiuso nel suo bunker salernitano con le sue dieci mascherine - attacca Caldoro - e non incontra nessuno".
La notizia ieri sera sul tardi:De Luca vuole rinviare l’apertura delle scuole
Riapertura della scuola: anche in
Campania, come già in altre regioni italiane, si va verso la
proroga al 24 settembre. Come riporta Il Mattino, dopo il webinar che si è tenuto ieri tra i direttori generali delle Asl – in cui sono stati raccolti i dati (ancora parziali) sull’adesione ai test di screening che reclutano, su base volontaria, circa 180 mila unità di personale docente e non docente attraverso i medici di famiglia o con accessi diretti presso i distretti – è in programma oggi pomeriggio la riunione decisiva ai massimi livelli presso l’Unità di crisi della Protezione civile.
Partecipano il presidente della Regione Vincenzo De Luca, l’assessore al ramo
Lucia Fortini, la direttrice scolastica regionale
Luisa Franzese, i sindacati della scuola, i vertici dell’unità di crisi e l’Anci.
Le richieste di De Luca
Alla luce di tutte le variabili in campo saranno tirate le somme finali per una decisione politica peraltro già ben delineata come orientamento, nelle settimane scorse, quando il governatore per primo in Italia aveva chiesto formalmente, con una lettera inviata al ministro della Salute
Roberto Speranza e al premier Giuseppe Conte, di posticipare appunto, a dopo le elezioni, il suono della prima campanella.
I dati di
adesione agli screening dei docenti e del personale Ata aggiornati a ieri danno un valore totale di 8.092 test effettuati di cui 105 positivi e 7.987 negativi ma molte Asl ancora ieri li stavano aggiornando.
I medici di famiglia, attraverso i coordinatori delle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) trasmetteranno entro stamattina, ai manager di tutte le Asl, il conteggio finale.
Facendo una stima in base alle informazioni parziali disponibili avrebbe comunque risposto all’appello circa il 25 per cento del personale scolastico. Dato che potrebbe salire agevolmente al 50% da qui a domenica prossima con l’intensificazione della campagna di adesione.
Programma iniziato in sordina il 24 agosto (solo 241 le adesioni nel primo giorno). Per poi lievitare progressivamente fino a punte di 2.800 (il 31 in concomitanza dei rientri dalle ferie).