Scuola in Campania. La decisione sara' ufficializzata nella riunione di giunta di lunedi' prossimo, ma e' ormai certo che in Campania non si tornera' a scuola il 14 settembre, come previsto dal calendario nazionale.
E neppure e' scontato che le lezioni a scuola riprendano il 24 settembre, a urne chiuse. Ieri in Regione, una riunione di piu' di due ore tra il presidente Vincenzo De Luca, i rappresentanti sindacali, l'ufficio scolastico regionale, i rappresentanti dell'Anci e dell'associazione Dirigenti Scolastici, ha cercato di fare il punto su tutti i problemi connessi.
E la scelta, proprio in base a tutte le esigenze rappresentate anche all'assessore regionale all'Istruzione Lucia Fortini, in merito al ritorno a scuola, sembrerebbe tra tre date possibili.
Il suono della campanella potrebbe ancora slittare
Per la riapertura della scuola, si parla con insistenza del 24 settembre prossimo, il giovedi' successivo alla chiusura dei seggi elettorali, ma il suono della campanella potrebbe slittare anche al lunedi' 28 o potrebbe prevalere l'ipotesi di riaprire il primo ottobre.
Su quest'ultima data c'e' la convergenza di molti sindaci campani, che avrebbero avviato i lavori di adeguamento delle strutture, per ritardi burocratici, soltanto in questi giorni, non avendoli fatti ad agosto come in altri istituti, superiori in particolar modo.
Oltre alla riorganizzazione degli spazi in base alle norme sul distanziamento, ci sono ritardi nelle forniture, a livello centrale, di banchi e altro materiale.
Aprire le scuole piu' tardi significherebbe completare gli allestimenti senza accogliere gli studenti con disagi.
Confermato lo smart working al 50% per gli uffici amministrativi.
All'ingresso principale ci sara' l'obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura. Nel Salernitano, il primo cittadino di Roccapiemonte, Carmine Pagano, ha inviato una missiva al ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e a De Luca, chiedendo di procrastinare l'apertura delle scuole.
E spiegando che "le problematiche del distanziamento e ancor piu' della sanificazione, della mancanza di banchi monoposto e dei test sierologici per i docenti e il personale scolastico rappresentano alcune delle principali incertezze da affrontare".
A Nocera Superiore
Il sindaco Giovanni Maria Cuofano, in attesa della decisione che sara' adottata a livello regionale, fa sapere di aver "messo in moto le nostre risorse per le attivita' di manutenzione previste, ogni anno, in concomitanza con il primo giorno di scuola".
Al Primo Circolo di Nocera Superiore
Si e' tenuto il primo collegio dei docenti in presenza, nella palestra del plesso Marco Polo. Per il dirigente scolastico, Antonio Pizzarelli, pur con criticita' "relative ad ambienti, banchi, organici e quant'altro", "la macchina organizzativa e' stata avviata".
A Cava de' Tirreni
I sei istituti comprensivi che contano, in totale, 32 plessi scolastici comunali sono stati suddivisi in due gruppi per ottimizzare al massimo i lavori di adeguamento e allargamento degli spazi.
L'Amministrazione comunale
Guidata da Vincenzo Servalli ha attivato i fondi strutturali europei per gli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, per un importo di circa 151mila euro, per far fronte a tutte le esigenze per la ripartenza in sicurezza e con gli spazi adeguati alle norme anti-Covid di tutte le scuole comunali cavesi.
Inoltre, il Comune
Ha chiesto un finanziamento statale per circa 500mila euro per necessita' derivanti dalla didattica all'aperto, per strutture temporanee, e costi per reperire eventuali nuovi locali.
A Positano
Il sindaco ha rinviato l'apertura di tutte le scuole al 24 settembre. Nel Casertano, sono quasi 1.500 i banchi monoposto richiesti al commissario straordinario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, che arriveranno entro la prossima settimana nelle scuole di Casal di Principe.
La fornitura soddisfa l'intero fabbisogno dei dirigenti scolastici dei due comuni. Saranno cosi' consegnati complessivamente 1.490 banchi monoposto entro la prossima settimana.
Consegnati 300 banchi all'Istituto Tecnico G. Carli (AGI)Lil 041305 SET 20 NNNN
C'e' poi la delicata questione che riguarda l'organico
L'incremento previsto dal ministero per la Campania di 8000 unita' viene ritenuto insufficiente. Intanto i singoli istituti si organizzano.
Ad Avellino
Ad esempio, punta all'integrazione tra didattica in presenza e a distanza e smart working il conservatorio Domenico Cimarosa .
Il presidente dell'istituto, Luca Cipriano, ha inviato al personale le nuove disposizioni organizzative, che saranno adottate fino al 31 ottobre prossimo.
I docenti potranno scegliere se svolgere le lezioni in modalita' on line oppure in presenza. Spettera', poi, al direttore stabilire e autorizzare l'organizzazione delle attivita' in presenza di esami, tesi di laurea, esercitazioni e lezioni.
Dal 14 al 24 si terranno in presenza gli esami di ammissione.
Le aule saranno aperte anche per le attivita' didattiche. Nel rispetto delle misure anti-Covid ne sono state individuate 16, che potranno accogliere un numero massimo di 6 persone per ambiente, garantendo il distanziamento interpersonale e con l'obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata delle attivita'.
Oltre all'auditorium, con capienza massima di 50 persone e obbligo di mascherina. "La riapertura, seppur parziale, delle aule e' un segnale di ripresa - spiega Cipriano - come abbiamo fatto in questi mesi, continuiamo a mantenere attivi i servizi per gli utenti e gli studenti.
L'attenzione sul fronte della sicurezza resta alta, ma era doveroso riorganizzare le attivita', soprattutto quelle accademiche che per noi, ma soprattutto per i nostri studenti, sono la priorita'". (AGI)
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