Campania prima per contagi, si valuterà 'piano ad hoc' Domani incontro Lamorgese-De Luca su intensificazione controlli
Un piano 'ad hoc' per intensificare i controlli e aumentare le multe per chi non rispetta le norme anti-contagio in Campania, anche alla luce del peggioramento della situazione epidemiologica negli ultimi giorni, che vede la regione al primo posto per numero di nuovi casi (oggi +401). E' quanto chiederà domani il governatore Vincenzo De Luca all'incontro a Roma al Viminale con il ministro dell'Interno e il capo della Polizia.
In base alla circolare del capo di gabinetto del ministero indirizzata ai prefetti - oltre ai controlli nell'ambito attività ordinarie di prevenzione - e' prevista infatti la possibilita' di attivita' straordinarie per i luoghi di maggiore assembramento, anche con l'ausilio dI polizia municipale ed esercito.
Essendo la Campania una delle regioni con la piu' alta densita' abitativa, saranno chiesti dal governatore - a quanto si apprende - piu' pattugliamenti, controlli mirati e una modulazione dell'impatto con più sanzioni. (ANSA)
De Luca firma la nuova ordinanza ma il sindaco di Napoli accusa: “Noi esclusi da tutte le decisioni”
Covid, De Magistris: mi indigna esclusi da tavoli dove si decide Napoli e la sua area metropolitana ospitano 56% popolazione Campania
“I dati non arrivano e non possono essere sostituiti dalle parole su Facebook senza contraddittorio di de Luca. Noi continuiamo a esprimere profonda insoddisfazione e indignazione. Perché non partecipiamo ai tavoli in cui si prendono le decisioni più importanti, perché Napoli e la sua area metropolitana costituiscono il 56% della popolazione campana”.
Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta l’emergenza coronavirus in Campania. Per il primo cittadino è preoccupante che “i dati non arrivano a noi, e senza questi non possiamo costruire un nostro contributo di concretezza.
Noi ad esempio potremmo prendere della iniziative molto efficaci sulla prevenzione e il contenimento anche azioni restringenti in presenza di focolai. Ma se non ci vengono forniti dati, e questo sarebbe grave e non voglio nemmeno prenderlo in considerazione”.
“Se dopo tanti mesi non si è in grado di rafforzare i laboratori che fanno tamponi, non si rafforzano le risorse umane per la mappatura epidemiologica, le lunghe attese per i tamponi e non di seguono più i contatti diretti tutto questo ci preoccupa.
L’effetto collaterale di questa inadeguatezza è che si arriva a misure estreme scaricando su cittadino. – conclude de Magistris – È un modo di governare che non ci vede d’accordo. Noi vorremmo più cooperazione tra regione e comune e città metropolitana”. (Ask a News)
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