"Se in 6 mesi non abbiamo aumentato le difese è quasi inevitabile che si vada al lockdown. Io credo che in Campania sia questione di giorni, credo che dal ponte dei morti andremo di fatto in una sorta di lockdown". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Skytg24.
"Fossi stato nel presidente della Regione - ha detto de Magistris - avrei organizzato da marzo a oggi quella rete di tutela della sanità pubblica che lui non ha fatto e non ci saremmo trovati già adesso a chiudere le scuole.
Invece tutto questo non è stato fatto, non è partita un'unità di assistenza domiciliare,il tracciamento del virus è fuori controllo, i positivi sono tracciati in ritardo, i tamponi sono fatti in ritardo, i risultati arrivano in ritardo".
Sulla scuola de Magistris spiega che non avrebbe sospeso l'attività didattica in presenza: "La scuola, in questo pandemonio, è il luogo forse più sicuro", ha detto de Magistris aggiungendo che ora "servono misure molto severe per il mese di novembre.
Io farei uno smart working molto forte, ridurrei molto la mobilità se non in casi essenziali e fondamentali e lavorerei su una comunicazione efficace che faccia capire alle persone che, se stiamo attenti, riusciamo a superare questo momento".
Troppi contagi in Campania, l’Ordine dei medici di Napoli lancia l’allarme: “La situazione è grave, presto non reggeremo più”
Napoli (Campania) – “Il sistema di tracciamento in capo alle Asl mi pare chiaramente saltato e con questo tasso di crescita dei contagi non reggiamo neanche per altre due settimane”.
E’ l’allarme che lancia Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli che analizza la situazione emergenziale nel capoluogo campano. “La situazione è grave, c’è il serio rischio che diventi drammatica. E ancora non è presente l’epidemia influenzale che porterà a un incremento dei contagi”. “È incredibile che si continui a dire che i medici famiglia non stiano facendo nulla – continua Scotti -. Bisogna ricordare che ci coso morti tra medici di famiglia a causa del coronavirus.
A me, ad esempio, sono stati consegnati i vaccini senza i dpi per poterli somministrare. Ogni operatore dovrebbe essere protetto adeguatamente. Noi siamo investiti da tutta una serie di processi da cui poi non riceviamo alcun ritorno.
Il sistema di tracciamento in capo alle Asl mi pare chiaramente saltato e con questo tasso di crescita dei contagi non reggiamo neanche per altre due settimane. Gli effetti dei provvedimenti di questi giorni avranno effetto troppo in là. La popolazione dovrebbe essere in grado di imporsi da sola un lockdown eliminando le attività non necessarie”.
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