"Questa è l'ora della responsabilità e delle decisioni consapevoli. Per quello che mi riguarda, se i dati sono questi, non si apre alla mobilità e sarà inevitabile mantenere la didattica a distanza. Credo che nessuna mamma o un papà che decidano di mandare i figli a scuola in queste condizioni non sia degno di questo nome". Così, in una diretta Facebook, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, annunciando che domani mattina "si riunirà l'unità di crisi per valutare i dati del contagio relativi al mondo della scuola.
Dopodichè l'unità di crisi ci comunicherà qual e' la situazione del contagio e qualcuno di noi dovrà assumersi la responsabilità di decidere. Decideremo sabato in base a quanto ci diranno medici ed epidemiologi". Sull'ipotesi che da lunedì riprenda la didattica in presenza alle elementari, De Luca ha ribadito che "se ci sono condizioni di tutela della salute si apriranno le elementari, senno' si chiudono".
Il presidente della Regione ha quindi ricordato che "nella fascia d'eta' che va dagli zero ai 18 anni, dall'inizio dell'anno scolastico, abbiamo registrato un contagio di nove volte superiore rispetto alle due settimane precedenti. Questo vuol dire che l'apertura dell'anno scolastico non e' ininfluente rispetto alla diffusione del contagio".
"Non ho incontrato nessuna madre che è disposta a mandare i propri figli a scuola in questa situazione di contagi. Non so se erano quelle che si sono presentate come 'mamme'... lasciamo perdere, dovremmo dire cose pesanti", conclude il governatore De Luca.
Bollettino nero in Campania, superato il muro dei 2000 contagi. De Luca annuncia in diretta: “Campania chiusa per un mese”
“In Campania oggi abbiamo 2.280 positivi su 15.800 tamponi. Abbiamo cioè il 14,5% di contagi rispetto al 12,8% di ieri”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook con la quale ha fatto il punto sulla situazione coronavirus in regione.
“Agiamo adesso, siamo ad un passo dalla tragedia. Chiedo al governo lockdown nazionale”
“Siamo chiamati oggi non domani a prendere decisioni forti non definite ed efficaci per fare fronte ad una situazione pesante, ogni giorno che passa rischia di aggravare in maniera insostenibile l’epdemia per quando non c’è un minuto da perdere”. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca nella consueta diretta del venerdì pomeriggio.
Il governatore aveva anticipato attraverso un comunicato stampa la chiusura totale della regione e aveva chiesto al governo una chiusura a livello nazionale. “Comunicherò al governo richiesta di lockdown su tutta l’Italia, per la Campania procederemo a chiudere tutto. Per i dati che abbiamo non basta più neanche questo, dobbiamo decidere di chiudere tutto”.
“Per l’Italia deciderà il governo di sua repsonsabilità, per la Campania decideremo quello che è giusto per noi. Resteranno aperte attività industriali più importanti (così come succedeva a marzo aprile), bloccare la mobilità tra regioni e tra comuni. Oggi siamo ancora in tempo, abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia, ma ad un passo dalla tragedia. Detto in maniera chiara non voglio trovarmi di fronte centinaia di bare di persone decedute.
Non siamo garantiti da nessuno che questo non avvenga, se non dalla nostra responsabilità, dalla correttezza dei nostri comportamenti e dalle decisioni che prendiamo da subito. Altrimenti quelle immagini sono destinate ad entrare anche nella nostra vita. Chiedo ai concittadini di sentirsi solo essere umani: non ci sono distinzioni politiche, economiche, religiose ma esseri umani. Donne e uomini impegnati a difendere la vita delle proprie famiglie. Siate soltanto esseri umani e basta”. “Chiuderemo con molta probabilità per un mese, 40 giorni e poi decidere eventualmente in base alla situazione che avremo.
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