Ordinanza lockdown Campania attesa tra domani e domenica
E' attesa per
domani o domenica la firma dell'ordinanza annunciata oggi dal governatore Vincenzo De Luca per il lockdown in Campania contro l'impennata di contagi Covid. E' quanto trapela da ambienti della Regione, come riportato da Ansa.
Il governatore nel corso della diretta aveva annunciato già decisione drastiche dopo la riunione dell'Unità di Crisi. Le indiscrezioni trapelate in queste ore fanno sapere che una decisione sarà presa anche molto prima del previsto.
Tutto deve passare per Palazzo Chigi
La Campania tuttavia ha necessità di un passaggio: sentire preventivamente il governo sul lockdown che non può arrivare senza il via libera di Palazzo Chigi. Del resto tale è l'impatto di un atto del genere che serve il contributo degli uffici legislativi romani. Codici Ateco, confronti sindacali, analisi d'impatto socio-economico, predisposizione di un pacchetto di aiuti alle imprese sotto chiusura forzata e soprattutto ordine pubblico tale da garantire controlli ma anche un limite alle eventuali mobilitazioni anti-ordinanza.
Il piano di De Luca è questo: chiusura per «un mese, 40 giorni». Arrivare dunque sotto il mese di dicembre, sperare per quella data di aver rallentato il numero di contagi sulla mappa della Campania e solo allora allentare, ma non del tutto, i provvedimenti.
Per Natale una riapertura parziale in Campania
Per Natale 2020 in Campania infatti lo scenario è di un parziale lockdown ovvero di riapertura dei negozi ma scaglionata o comunque non tale da rimescolare l'intera popolazione su e giù per la regione, ritornando al punto di partenza. «Non abbiamo alternative, cerchiamo di essere consapevoli di questo. Chiudere ora ci darà la possibilità di arrivare a Natale in condizioni migliori e ipotizzare possibili parziali riaperture per allora» dice il presidente della Regione Campania.
«Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in modo sostenibile la situazione dell'epidemia. Non c'è un'ora di tempo da perdere». Resta da capire come si sia giunti in ginocchio a questa fase, dopo mesi in cui si sapeva che in autunno il virus sarebbe tornato più forte che pria. Ma questo è dato che potrà essere analizzato solo ex post. Almeno su questo De Luca ha pienamente ragione, ora occorre preservare un solo valore: la vita umana.
De Luca contro tutti: “Se madri o padri decidono di mandare figli a scuola in questa condizione, non sono degni di questo nome”
“Questa è l’ora della responsabilità e delle decisioni consapevoli. Per quello che mi riguarda, se i dati sono questi, non si apre alla mobilità e sarà inevitabile mantenere la didattica a distanza. Credo che nessuna mamma o un papà che decidano di mandare i figli a scuola in queste condizioni non sia degno di questo nome”. Così, in una diretta Facebook, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, annunciando che domani mattina “si riunirà l’unità di crisi per valutare i dati del contagio relativi al mondo della scuola.
Dopodichè l’unità di crisi ci comunicherà qual e’ la situazione del contagio e qualcuno di noi dovrà assumersi la responsabilità di decidere. Decideremo sabato in base a quanto ci diranno medici ed epidemiologi”. Sull’ipotesi che da lunedì riprenda la didattica in presenza alle elementari, De Luca ha ribadito che “se ci sono condizioni di tutela della salute si apriranno le elementari, senno’ si chiudono”.
Il presidente della Regione ha quindi ricordato che “nella fascia d’eta’ che va dagli zero ai 18 anni, dall’inizio dell’anno scolastico, abbiamo registrato un contagio di nove volte superiore rispetto alle due settimane precedenti. Questo vuol dire che l’apertura dell’anno scolastico non e’ ininfluente rispetto alla diffusione del contagio”. “Non ho incontrato nessuna madre che è disposta a mandare i propri figli a scuola in questa situazione di contagi. Non so se erano quelle che si sono presentate come ‘mamme’… lasciamo perdere, dovremmo dire cose pesanti”, conclude il governatore De Luca.
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