Nuova ordinanza in Campania, da oggi cambia tutto. De Luca: "Le misure del governo non bastano. De Magistris? Non capisce nulla"
"Sono le misure più restrittive che si potessero adottare, nell'ambito di una scelta ancora intermedia fatta dal governo. Le alternative praticabili oggi sono due: o chiudere tutto per un mese per frenare il contagio; o prendere misure rigorose, ma ancora parziali. Il governo ha optato per il piano B. È un passo avanti ma non basterà".
Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervistato dal Corriere della Sera, giudica l'ultimo Dpcm varato dal presidente del Consiglio Conte. Quanto alla scuola, per De Luca "è banale ripetere la litania sull'importanza della didattica in presenza. Siamo d'accordo tutti.
Ma le decisioni vanno prese sulla base dei dati del contagio" e se sono alti "è inevitabile ricorrere alla didattica a distanza. Farla soltanto per il 75% è una cosa incomprensibile.
I dati forniti dall'Unità di crisi ci dicono che il contagio, nella fascia di età 0-18 anni, è cresciuto di 9 volte dopo le due settimane di apertura dell'anno scolastico".
"La vicenda di Napoli ha visto protagonisti pezzi di camorra, di antagonisti e di neofascisti. Solidarietà alle forze dell'ordine, e pugno di ferro contro i delinquenti" - prosegue De Luca. "C'è chi ha bisogno di tenere aperto tutto per fare spaccio di droga.
Il sindaco De Magistris? Parla di cose di cui non capisce nulla. Un sedicente sindaco che è l'espressione del più grande disastro amministrativo d'Italia. Dovrebbe essere messo in quarantena per i prossimi 20 anni", conclude De Luca.
La Campania non si chiude: “Senza aiuti dal governo nessun lockdown”
Senza ristori impossibile lockdown Campania. ‘Anche perche’ mancherebbero drastiche misure nazionali’
Per ora niente lockdown in Campania: a far cambiare idea al governatore Vincenzo De Luca e’ stata la conferenza Stato-Regioni, da cui “e’ emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale.
In queste condizioni diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale, che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali”. Altro elemento e’ l’assenza al momento di un piano socioeconomico di ristori, che De Luca ha sempre detto di considerare essenziale prima di varare drastiche chiusure.
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