Sì all’asporto ma solo fino alle 22.30. All’indomani della pubblicazione, il governatore della Campania Vincenzo De Luca rettifica l’ordinanza numero 85: «Si comunica che, per mero errore materiale, nel punto 1.4, primo periodo, del dispositivo dell’ordinanza indicata in epigrafe – pubblicata sul Burc n. 212 del 26 ottobre 2020 – prima delle parole “è fatto divieto”, risultano omesse le parole “dalle ore 22,30”».
Il testo corretto del dispositivo è dunque questo: «Fatto salvo quant’altro previsto dal Dpcm 24 ottobre 2020, a tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), dalle ore 22,30 è fatto divieto di vendita con asporto.
Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell’ultima consegna fino alle 23».
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Entra in vigore oggi (assieme al Dpcm confermato da Conte durante la diretta di ieri) l’ordinanza numero 85 in Campania. Poche modifiche, diversamente da ciò che De Luca aveva preannunciato a causa dell’aumento esponenziale dei contagi. Queste infatti sarebbero dovute conciliare con le misure del governo che non sono piaciute al governatore della Campania, il quale avrebbe voluto provvedimenti più drastici per il contenimento dell’emergenza.
COVID-19, ORDINANZA n. 85: SCUOLE, MOBILITÀ E RISTORAZIONE
L’ordinanza n. 85 del 26/10/2020 contiene misure per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in particolare sui temi della scuola, della mobilità e delle attività di ristorazione.
Questi i principali punti:
1. All’infuori di nidi e asili (0-6 anni), vengono confermate le disposizioni regionali sulla didattica a distanza nella scuola primaria e secondaria, salvi i progetti per alunni con disturbo dello spettro autistico e/o gli alunni diversamente abili, già adottate con Ordinanza n.82, nonché le disposizioni regionali vigenti per la didattica a distanza nelle Università.
2. Confermato il divieto di mobilità interprovinciale, ferma la forte raccomandazione (contenuta nel DPCM del 24 ottobre) a non allontanarsi dal territorio comunale se non strettamente necessario.
3. Per le attività di ristorazione: divieto di asporto (salvo che gli esercizi con consegna all’utente in auto e con sistema di prenotazione da remoto); consentita la consegna a domicilio, con partenza dell’ultima consegna alle 23,00 e rinvio, per il resto, alle disposizioni del DPCM 24 ottobre 2020.
Le altre misure
4. Confermato l’obbligo di rientro a casa entro le ore 23, secondo quanto recentemente disposto d’intesa con il Ministro della Salute.
5. Confermata per l’attività di jogging la fascia oraria nelle ore 6,00-8,30.
Le disposizioni hanno efficacia fino al 31 ottobre, data nella quale l’Unità di Crisi effettuerà nuove valutazioni, sulla base dell’andamento epidemiologico che sarà stato registrato nel contesto regionale e locale.
È stato dato mandato all’Unita di Crisi di valutare, insieme all’Anci, entro il 28 ottobre prossimo, le determinazioni eventualmente necessarie in vista della commemorazione dei defunti (1 e 2 novembre).
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