L'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus continua a turbare l'Italia. La Campania resta una delle regioni più colpite dalla seconda ondata della pandemia. La provincia di Napoli è la prima in Italia per nuovi casi di positivi al coronavirus: 2210. Segue quella di Milano con 1940.
Questi numeri, come riporta l'edizione odierna del quotidiano Repubblica, rafforzano la possibilità che a Napoli, come del resto anche a Milano venga dichiarato il lockdown. E potrebbe essere il governo a farlo e non il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato uno dei primi a invocare il lockdown. Queste le sue parole: "A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus.
Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no". Lo stesso Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, ha recentemente affermato: "È contemplata la possibilità di interventi a livello territoriale, il Dpcm lo consente ed è questo il sistema che perseguiamo".
Campania a rischio lockdown totale, il sindaco di Napoli attacca: “Qui è caos, ognuno si sveglia la mattina e fa proposte”
‘Mi sembra che il dpcm oltre alla firma del presidente del Consiglio porti anche la firma del ministro della Salute. Allora mi chiedo noi cosa dobbiamo fare: dobbiamo seguire il dpcm o le dichiarazioni del consulente del ministro? Abbiamo difficolta’ ad andare dietro a questo pandemonio”.
Cosi’ all’ANSA il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si e’ espresso rispetto alle parole di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Universita’ Cattolica e consigliere del ministro della Salute, secondo cui nelle citta’ di Napoli e Milano e’ ”necessario” un lockdown.
”Il momento e’ delicato e lo dimostra quello che sta accadendo nel Paese. Bisogna fare attenzione – ha affermato – a giocare con gli annunci e con le dichiarazioni. Perche’ queste possono diventare detonatori e producono degli effetti pesanti nell’opinione pubblica e in generale nel tessuto fragile in cui ognuno di noi sta vivendo”.
Le parole forti del sindaco
Secondo il sindaco, ”se si deve arrivare a prendere provvedimenti poco, mediamente, molto o totalmente restrittivi, perche’ fino ad ora si e’ stati incapaci di tutelare la salute dei nostri concittadini perche’ si e’ fatto poco o nulla in questi mesi in ambito sanitario.
Lo si fa tutti insieme innanzitutto nei luoghi istituzionali avendo contezza dei dati e accompagnando le decisioni da una serie di misure e da una comunicazione rassicurante altrimenti e’ un dibattito surreale”.
De Magistris ha inoltre sottolineato che ”fare una zona rossa a Napoli o a Milano non e’ come realizzarla per un piccolo comune. Se c’e’ un tema nessuno lo vuole sottovalutare ma lo si decida in piena cooperazione e collaborazione.
La politica – ha concluso – si deve assumere le sue responsabilita’ quando e’ supportata da elementi scientifici e quando questi elementi, una volta analizzati, vengono comunicati nelle sedi istituzionali altrimenti qui ognuno si sveglia la mattina e puo’ proporre le sue ricette”.
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