AGGIORNAMENTO ORE 20,25 La Campania è zona gialla: LEGGI: In Campania cambia tutto, sarà zona gialla. Cosa accadrà a partire da venerdì
La Campania è zona arancione, adesso è ufficiale. Secondo la circolare del ministero della Salute, giunta dopo la pubblicazione del Dpcm, la regione si trova al medio-alto livello di allerta. Una condizione che potrà essere rivalutata dopo 15 giorni dal ministero della Salute stesso coi tecnici del Cts e con la Regione.
Il nuovo Dpcm entrerà in vigore venerdì 6 novembre 2020 (come indicato dal governo nelle ultime ore), e fino al 3 dicembre. Sono comprese delle misure restrittive valide per tutta la nazione, che saranno applicate tenendo conto anche delle ordinanze già entrate in vigore nella Regione.
Cosa è previsto per la zona arancione
I ristoranti saranno chiusi tutto il giorno. Restano aperti invece parrucchieri e centri estetici. Per le scuole Dad (didattica a distanza) solo per le superiori, lezioni in presenza in tutti gli altri casi. In Campania però vi è già un'ordinanza più restrittiva che prevede la Dad per tutte le scuole del territorio ad eccezione del primo anno di Università. Gli spostamenti tra capoluoghi di provincia sono già vietati ma saranno inasprite le limitazioni. Aperti i servizi essenziali, farmacie e supermercati (ma anche edicole e tabaccai). Vietati spostamenti da e per le regioni ad alto rischio, in area ‘rossa', ma anche in quelle che rientrano nella cosiddetta zona ‘arancione'.
La bozza del Dpcm per il colore di allerta arancione
a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
b) È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Cosa sta accadendo in Campania
Lungo il dibattito per decidere il 'colore' della Campania. Il governatore Vincenzo De Luca chiedeva non solo misure nazionali che fossero uguali per tutti, ma anche un livello di allerta rosso, il più restrittivo. Un vero e proprio lockdown, stile marzo-aprile. Attendiamo le prossime ore per capire cosa farà in merito il governatore.
La situazione Covid in Campania
Secondo il bollettino emesso ieri dall'Unità di crisi della regione Campania, abbiamo 2.971 positivi, uno ogni 5 tamponi effettuati. In aumento purtroppo i morti: sono 48 i decessi per Coronavirus in Campania tra il 1° ed il 2 novembre: in 48 ore, una media esatta di un decesso ogni ora. «La situazione sanitaria è allo stremo. Abbiamo file di auto e di ambulanze nei pressi degli ospedali. È una situazione drammatica a cui si aggiunge la tensione sociale che è altrettanto seria e preoccupante» commentava ieri il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
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