Nuove restrizioni in tutto lo stivale, torna anche l'autocertificazione. Quel documento che tanto ci ha "impauriti” nei mesi di marzo e aprile, torna ora preponderante nella nostra vita.
Con il Dpcm: nuove restrizioni
Firmato dal premier Conte e in vigore fino al 3 dicembre ritorna, quindi, anche la famosa autocertificazione, quel documento valido per attestare gli spostamenti necessari che riguarderanno solo ed esclusivamente lavoro, emergenza e salute.
Dal 5 novembre al 3 dicembre l’Italia sarà dunque divisa in tre aree:
zone rosse (ad alto rischio),
arancioni (intermedio)
verdi (più sicure)
Il tutto con regole e divieti diversi
L’ultima novità, rispetto alla bozza circolata nel pomeriggio, è che parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse.
La classificazione delle Regioni
Nella zona rossa: Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. In bilico la Campania.
Zona arancione: Puglia, Sicilia, Liguria e probabilmente il Veneto.
Nuove restrizioni - Tutte le altre sono zone verdi
Le Regioni hanno chiesto che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatta in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali. E il governo ha promesso un “coinvolgimento”.
Le nuove misure
Chiusura nazionale dalle 22 alle 5, movimenti vietati da e verso le zone identificate a più alto rischio e in generale una “forte raccomandazione a non spostarsi salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità”.
Stop agli spostamenti in aree a rischio
Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss – quelle caratterizzate da uno scenario di ‘elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità – “è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”.
Può riguardare intere “Regioni o parti di esse”
La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.
In zone a massimo rischio chiusi anche i negozi
Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. Lo prevede la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”.
Nuove restrizioni - Il provvedimento
Ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive.
Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione”
E con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti.
Veniamo all'Autocertificazione
L’ultimo modulo che compare sul sito del Viminale è aggiornato ad una settimana prima rispetto al nuovo decreto, quando cioè alcune regioni avevano scelto di introdurre un coprifuoco notturno.
Non si esclude che possa però cambiare. I cittadini potranno salvare e stampare il foglio inserendo i dati prima di spostarsi oppure compilarlo in caso di controllo delle forze dell’ordine, che ne hanno sempre qualche copia.
Queste le occasioni in cui sarà necessario dichiarare il motivo per cui ci si sta spostando:
dalle 22 alle 5 in tutta Italia, orario in cui sarà in vigore il coprifuoco
quando ci si sposta da e verso una regione considerata zona arancione o rossa, cosa che sarà concesso fare soltanto per comprovare esigenze
quando, in un territorio considerato zona arancione o rossa ci si sposta fuori dal territorio di residenza o domicilio
quando, in una zona rossa, si circola all’interno del territorio in cui si risiede.
Al momento non è ancora noto quali saranno le regioni che compariranno nel livello 4, vale a dire quelle con criticità maggiori. Come già detto, stando a quanto al momento trapela sembrano essere Lombardia, Piemonte e Calabria a cui potrebbe aggiungersi anche la Puglia.(TeleclubItalia/Adnkronos)
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