"Nonostante lo sfacelo in atto l'esecutivo tarda a dichiarare" la Campania "zona rossa, perché ha paura di una rivolta dei cittadini già provati da un assetto sociale precario, dalla mancanza di lavoro e di risorse.
Comprendiamo la titubanza del premier, ma gli ricordiamo che l'incertezza è la strada più veloce per giungere al fallimento.
E la dipartita del vecchio avvenuta nel cesso è un segnale di arretratezza da non sottovalutare. Una cosa simile poteva accadere soltanto a Napoli che non sta a cuore dei governanti".
E' quanto scrive Vittorio Feltri su 'Libero' commentando la vicenda del paziente malato di Covid morto nel bagno dell'Ospedale Cardarelli di Napoli.
"In Campania situazione drammatica"
Feltri, dopo aver ricostruito l'accaduto, osserva che l'episodio "dimostra in modo drammatico la situazione napoletana in particolare e campana in generale.
È evidente che le strutture sanitarie partenopee non sono in grado di fronteggiare l'emergenza, significa che qualcuno non ha provveduto negli ultimi sei mesi a dotare i nosocomi delle attrezzature necessarie per combattere un virus in libera uscita da parecchio tempo".
"Il governo ha dormito - scrive Feltri - Doveva prevedere che il Golfo non sarebbe stato risparmiato, viceversa si è dedicato alla distruzione di Attilio Fontana, quasi fosse l'untore per eccellenza, e lo ha fatto con un impegno degno di miglior causa.
Cosicché oggi la ex capitale della cultura europea trema di paura, teme di crepare di polmonite bilaterale oppure di fame. Tertium non datur".
Leggi anche
De Luca fa chiarezza: "Ecco com'è davvero andata all'ospedale Cardarelli". Poi annuncia querela contro Ricciardi
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo