Benevento non come Napoli e gli esponenti politici della provincia campana chiedono che vi sia applicata maggiore equità nella scelta delle misure da deliberare.
"Applicare la zona rossa anche a Benevento ed al Sannio e' assolutamente ingiusto ed iniquo". A dirlo sono la senatrice Sandra Lonardo, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il consigliere regionale Luigi Abbate ed il presidente della Provincia Antonio Di Maria.
"Dal professor Ricciardi al professor Miozzo del Cts, passando per autorevoli quotidiani, tutti hanno evidenziato questa disuguaglianza. Decretare zona rossa una provincia che e' la nona in assoluto in Italia per minor casi Covid (1665 - dati Protezione Civile) e' oltraggioso. Perchè danneggia una popolazione che, evidentemente, a differenza di altri ha avuto maggiore attenzione al fine di evitare il contagio".
Le parole degli esponenti di Benevento
Per Lonardo, Mastella, Abbate e Di Maria "e' assurdo accomunare Benevento a Napoli che ha superato i 64mila casi totali. Se il Governo ha scelto la strada delle chiusure territoriali deve andare fino in fondo e consentire differenziazioni anche all'interno delle stesse regioni.
Le aree interne della Campania non possono essere penalizzate per Napoli e la zona metropolitana. Quando si e' trattato di realizzare tagli nella sanita' il Sannio aveva pochi abitanti e non si e' considerata la dimensione territoriale. Ora invece non si considera il dato della proporzione casi-abitanti e si finisce per essere penalizzati con Napoli", aggiungono ancora senatrice, sindaco, consigliere regionale e presidente della provincia sannita.
"Speriamo che il Governo corregga presto questo macroscopico errore, intanto rivendichiamo per le attivita' penalizzate da questa chiusura ristori immediati".
Per Mastella e gli altri rappresentanti istituzionali "i sanniti e tutte le categorie colpite devono sapere di chi e' il 'merito' di aver avuto la zona rossa: i Cinquestelle. I grillini campani invece di sollecitare il Governo ad accettare le risorse del Mes per la sanita' del Mezzogiorno hanno rivendicato questo 'in-successo'.
Ora speriamo che si ravvedano e almeno i parlamentari sanniti dei Cinquestelle facciano una battaglia comune con noi. Il Sannio non può essere penalizzato da provvedimenti che non tengono in considerazione le singole realta' territoriali.
Intanto per la nostra cultura istituzionale, fatta di rispetto delle regole , invitiamo - concludono - la nostra gente a rispettare il decreto governativo nonostante la sua irrazionale motivazione".
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