Prorogata la sospensione dell'anno scolastico nel Salernitano. Due sindaci della Valle dell'Irno hanno deciso che le scuole non riapriranno dopo il 23 novembre.
A Fisciano (Salerno) il sindaco Vincenzo Sessa ha fatto sapere attraverso i social che "al fine di limitare la diffusione del virus e abbassare la curva dei contagi registrata nelle ultime settimane" firmera' in giornata un'ordinanza che dispone la sospensione fino al 7 dicembre delle attivita' didattiche in presenza per tutte le scuole.
Anche il primo cittadino di Siano (Salerno), Giorgio Marchese ha adottato la stessa decisione che restera' in vigore "fino a nuova comunicazione".
"Dato atto che la diffusione del virus anche nel nostro paese e' in aumento, mi preoccupa che non accada nulla a nessuno dei vostri figli altrimenti non me lo perdonerei mai", ha spiegato il sindaco di Siano.
"Proseguire con la Dad per le scuole"
A Baronissi, invece, il primo cittadino Gianfranco Valiante questa mattina ha scritto alle Dirigenti scolastiche "affinche' esprimano parere, sentiti i rappresentanti dei genitori e il Consiglio d'Istituto, sull'opportunita' di proseguire oltre il 23 novembre con la didattica a distanza anche per i piu' piccoli, che dovrebbero rientrare in classe come da Ordinanza n.90 della Regione Campania. Successivamente sara' emessa ordinanza sindacale".
Scuola chiusa in Campania, Azzolina torna all’attacco: “E’ l’ultima cosa che deve chiudere”
“Abbiamo lavorato con molta umiltà per tutta l’estate con tutto il personale scolastico e le famiglie per riaprire la scuola, perché è quello che deve succedere in un paese civile. La scuola è l’ultima cosa che deve chiudere, come succede anche in Francia e in Germania.
Scuola è priorità
La scuola è una priorità, è il presente e il futuro, dove formiamo i nostri ragazzi. Tenere chiuse le scuole in certe zone del paese rischia di essere pericoloso. Perché poi quei bambini vanno in giro, vanno per strada, nei centri commerciali.
In un paese dove c’è una forte dispersione scolastica (in Campania supera il 18%), la scuola è anche un luogo di socialità controllato, dove ci sono le regole e si insegna a rispettarle”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina (M5S), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7″.
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