Lockdown, nuove ordinanze in Campania. I sindaci fanno da sé e chiudono i cancelli. Nonostante un calo della curva dei contagi riscontrato questa mattina e del quale De luca ne darà conferma a breve, la paura dei contagi non mola i vari Comuni campania.
Scuole aperte da martedì per gli alunni di asili e prime elementari in Campania
Ma il rischio è che le aule restino vuote. I sindaci campani, infatti, hanno sollevato alcune perplessità circa la riapertura delle scuole prevista per il 24 novembre e il 30 novembre per le scuole medie, come disposto dal governatore campano Vincenzo De Luca in un’ordinanza regionale.
Nei comuni a Nord di Napoli
I sindaci di Calvizzano, Melito, Cardito e Villaricca hanno già annunciato la proroga delle misure restrittive. A Cardito le scuole resteranno chiuse fino al 30 novembre.
A Melito, invece, gli studenti rientreranno in classe il 3 dicembre.
La sindaca di Villaricca, Maria Rosaria Punzo, ha annunciato che le scuole della sua città resteranno chiuse fino a quando la Campania sarà zona rossa.
“Non c’erano e non ci sono le condizioni minime per riprendere la didattica in presenza”, spiega la prima cittadina su Facebook. A Giugliano, invece, pare che il sindaco Nicola Pirozzi sia orientato a rimandare il ritorno in classe.
Lockdown - Prorogata la chiusura delle scuole anche in un comune del Casertano, a San Prisco
Il primo cittadino Domenico D’Angelo ha infatti firmato un’ordinanza comunale con la quale rinvia la riaperture delle scuole al 29 novembre.
Ad Aversa, invece, il sindaco Alfonso Golia annuncia sulla sua pagina Facebook che “in vista del 24, data in cui si prevede di riprendere, solo per alcune classi, la didattica in presenza. Decideremo insieme cosa fare”.
In diversi comuni della provincia di Salerno le scuole resteranno chiuse anche dopo il 24 novembre
In almeno dieci comuni gli studenti del Cilento non siederanno tra i banchi prima del 3 dicembre. E’ il caso di Castellabate, Eboli, Castel San Giorgio, Fisciano, Siano, Battipaglia, Giffoni Valle Piana, Vietri sul Mare, Baronissi, Tramonti, San Valentino Torio. Insomma, l’elenco dei sindaci contrari alle lezioni in presenza è destinato ad allungarsi.
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