Nuova ordinanza in Campania, i sindaci oramai vietano di tutto pur di tenere a bada il "mostro” ed evitare l'espandersi del contagio. L'ultima ordinanza almeno al momento riguarda il comune di Mugnano.
A Mugnano
Comune del Napoletano, sale infatti l'apprensione, a causa dei nuovi positivi al coronavirus che ad oggi sono 750 cittadini. Il sindaco, Luigi Sarnataro, firma una nuova ordinanza per far fronte all’emergenza.
Vietata la"fortuna”
Anche il ‘gratta e vinci‘ diventa da asporto al tempo del Covid. Sarà infatti vietato “grattare i gratta e vinci all’interno delle tabaccherie”. Stretta anche sui fumatori: vietato fumare in fila o in prossimità di altre persone anche se all’aperto.
Mentre, come per i comuni limitrofi, le scuole restano chiuse fino al 3 dicembre e la didattica continuerà a distanza. “Avremo così il tempo di sanificare gli istituti e effettuare uno screening completo di alunni, docenti e genitori” spiega il primo cittadino.
Tutte le disposizioni della nuova ordinanza:
– Non si fuma in fila o in prossimità di altre persone anche se all’aperto
– Divieto di “grattare” i gratta e vinci all’interno delle tabaccherie
– Divieto del commercio in forma ambulante fino al 3 dicembre. È anche vietato esporre merce in strada
– Divieto di gettare dispositivi di protezione sul suolo pubblico
– Obbligo di sanificare periodicamente negozi, condomini, parchi. È obbligo degli amministratori di parchi e condomini evitare assembramenti nei luoghi comuni.
– La sosta sulle strisce blu sarà gratuita dalle ore 13 alle ore 08 a partire da Lunedì 23
– L’accesso agli uffici comunali è consentito solo previo appuntamento telefonico
E mentre i sindaci continuano a blindarsi, Regione potrebbe riaprire già dai prossimi giorni
Cala il tasso di contagiosità in Campania. Sette giorni fa l’Rt regionale si attestava a 1.58. Oggi, come si legge dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia sul Covid-19, l’indice è sceso 1.11, avvicinandosi sensibilmente a quota 1.
Un trend positivo che lascia ben sperare per venerdì prossimo quando la Cabina di regia tornerà a riunirsi per decidere se confermare, o meno, la ‘Zona Rossa’ per la Campania (che comunque non cambierà colore fino a domenica 29 novembre).
A quel punto lo scenario del passaggio sarà il medesimo. Una nuova ordinanza firmata dal ministro Speranza potrebbe far sì che la regione cambi colore e passi quindi dal rosso, all’arancione. Lo scenario attuale in ogni caso è incoraggiante. I numeri di oggi infatti fanno ben sperare che la Campania possa addirittura tornare in ‘Zona Gialla’. Previsioni che al momento lasciano il tempo che trovano. Molto, anzi tutto, dipenderà ovviamente dai dati che arriveranno nei prossimi giorni. Il conto alla rovescia è già iniziato.
“De Luca non riaprire le scuole”: pochi test effettuati in Campania, l’appello al governatore della Campania
L’Anci Campania chiede al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lo slittamento della ripresa della didattica in presenza nelle scuole dell’infanzia e primaria, previsto per il 24 novembre, ma subordinato all’esito dello screening in corso su alunni e docenti.
Il presidente dell’Anci, Carlo Marino, nella lettera sottolinea come si sia registrate nelle operazioni di tracciamento “notevoli difficoltà di accesso ai servizi di prenotazioni”, fatto che ha avuto “come conseguenza immediata che è stato effettuato un numero di tamponi molto limitato (ad oggi circa 2mila) su una platea stimabile di circa 150mila potenziali aventi diritto”.
I sindaci chiedono che si provveda a estendere il periodo utile “all’effettuazione dello screening fino al prossimo 6 dicembre”.
Il presidente dell’Anci ricorda al governatore della Campania che “in molti Comuni, i sindaci, con propria ordinanza, hanno disposto o intendono disporre la chiusura delle scuole fino al prossimo 6 dicembre, raccogliendo in tal senso grandi preoccupazioni delle famiglie rispetto a una possibile riapertura.
Inoltre ci stanno arrivando in queste ore numerose segnalazioni non solo dei primi cittadini, ma anche di associazioni di genitori vicine al mondo della scuola allarmate per una intempestiva ripresa della scuola in presenza”.
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