Il terremoto dell'Irpinia del 1980 fu un sisma catastrofico, che si verificò il 23 novembre 1980. Colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale. Oggi sono passati 40 anni da quella tragedia.
Con una magnitudo di 6,9 e con con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili, 2.914 morti.
Terremoto dell'Irpinia: il ricordo di Emiliano
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, così ricorda dell'accaduto sulla sua pagina Facebook: "Quarant'anni fa, il 23 novembre 1980 un terremoto sconvolse vaste aree della Campania e della Basilicata, interessando anche molti Comuni della Provincia di Foggia".
In particolare: "Quel ricordo suscita ancora oggi una profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni. Furono migliaia le vittime, i feriti, le famiglie che persero la casa costrette a vivere per moltissimo tempo con gravi disagi".
Difatti: "Quattordici comuni della provincia di Foggia furono coinvolti in questa tragedia e furono destinatari della grande opera di ricostruzione urbanistica avvenuta negli anni successivi".
L'invito è a non dimenticare: "Non dimentichiamo questo evento, chi ha perso la vita e i loro cari. Onoriamo la generosa e incondizionata mobilitazione della comunità nazionale e internazionale. Continuiamo a rafforzare la cultura della prevenzione e le politiche per la tutela del territorio".
Il presidente era lì a soccorrere durante la tragedia: "Tra i volontari che partirono in soccorso c'ero anche io, sono esperienze e sentimenti che porto con me e che ogni volta rivivo con la stessa intensità e commozione di allora".
Il ricordo di De Luca
Anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha riportato alla memoria il evento: "Ricordiamo quell'evento catastrofico, il terremoto di 40 anni fa. Migliaia i morti, danni immensi, intere comunità sconvolte".
"Come sempre in Italia, di fronte alle grandi tragedie è emerso il meglio e il peggio del nostro Paese. Sono emersi nel corso degli anni i comportamenti non lineari, elementi di speculazione, ritardi burocratici".
Tuttavia, ha dichiarato il governatore: "Ma è stata anche una vicenda che ha portato alla luce un grande Paese, la generosità di volontari e cittadini. Un'onda di solidarietà da parte di tanti nostri concittadini delle regioni d'Italia.
"Migliaia di famiglie hanno pianto i propri caduti, ricordiamo quegli episodi, quei paesi distrutti, il dolore di quei mesi e il sacrificio di tanti. Noi rivolgiamo il nostro pensiero a quelli che hanno perduto la vita. Abbiamo fatto di tutto in queste settimane per portare a conclusione, dopo 40 anni, problemi amministrativi che erano rimasti sospesi".
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