Il Covid-19 ambierà l'abitudine di moltissimi italiani. A rimarcarlo è il premier Giuseppe Conte, ospite della trasmissione “Otto e mezzo” in onda su La7.
“Dobbiamo evitare che si ripeta ciò che è successo in estate, soprattutto nel periodo di ferragosto" afferma il premier. "Stiamo lavorando su misure ad hoc per il Natale e sullo spostamento tra regioni.
E’ probabile che continuando così a fine mese non avremo più zone rosse, ma è chiaro che non è possibile concedere tutte le occasioni di socialità tipiche del Natale”.
Altro tema all’ordine del giorno è la riapertura degli stabilimenti sciistici: “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti di sci il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze è incontrollabile.
Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”.
Conte e Speranza blindano il Natale, altro che riaperture: “Si chiude. In forse gli spostamenti, tutti a casa”
Conte e Speranza blindano il Natale. “Sarà un Natale diverso, più sobrio. In base al modello costruito sarebbe possibile spostarsi tra le regioni solo se tutte fossero zona gialla. Bisogna comunque evitare gli spostamenti non essenziali”.
Così, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, risponde ad una domanda sull’eventuale allentamento delle misure anticovid a Natale.
E aggiunge: “Dobbiamo tenere alto il livello di prudenza e dobbiamo scegliere cos’è fondamentale. In questi mesi sono l’uomo delle chiusure e delle ordinanze, delle scelte più difficili. Però abbiamo visto che cosa succede se lasciamo circolare il virus. Con assoluta onestà, se venissi a dire che sarà un Natale come gli altri direi una cosa non vera e prenderei in giro le persone”.
Nessun “Liberi tutti”
Speranza mantiene quindi la linea della prudenza e afferma che non ci sarà un “liberi tutti” in vista del Natale e del Capodanno. E aggiunge: “Dobbiamo evitare tutti gli spostamenti non fondamentali. Proviamo a pianificare anche le vacanze con il massimo della prudenza.
È ancora lunga e dura, le prime dosi di vaccino potrebbero arrivare a gennaio. Ma le due dosi verranno somministrate a 3-4 settimane di distanza, bisogna ancora resistere. Questa fase non sarà breve e dobbiamo chiedere alle persone la massima prudenza possibile”.
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