De Luca saluta il Pibe de Oro. E non poteva essere altrimenti. Oggi tutto il calcio si ferma. "Unico, irripetibile genialita', il piu' grande di tutti, il piu' amato di tutti. Un grande uomo di calcio, un grande uomo di sport che prima del mondo intero, ha fatto innamorare Napoli perche' di slancio e senza ipocrisia ha saputo scoprirne e interpretarne l'anima".
De Luca - Il post su Facebook
Cosi', in un post su Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. "Ha contribuito a riaccenderne l'orgoglio, unendo generazioni che lo hanno saputo amare, capire e anche perdonare", ha aggiunto postando una foto dove ci sono lui e Maradona che si stringono la mano.
Maradona, è finito il calcio: nove ambulanze e dieci tentativi per rianimarlo. E intanto il San Paolo diventa suo
E’ finito il calcio, se ne va un secolo di storia. La Natìon quotidiano vicino all’entourage di Diego Maradona, riporta la notizia della morte del “calciatore del secolo”… E così il mondo si fermò. Dopo che l’ex fuoriclasse si e’ sentito male in casa, sono accorse ben nove ambulanze ma ogni tentativo di rianimarlo per 10 volte è stato inutile. Secondo quanto riporta Tyc Sports Maradona è morto alle 13.02 (ora argentina).
Anche se non ami il calcio non puoi non amare Maradona
E qui come per Troisi, non vale il detto che “morto un Papa se ne fa un altro”.Di Diego ce ne è uno e uno soltanto. Scrivere di maradona è la cosa più difficile che ti possa capitare, soprattutto se sei una giornalista ex calciatrice di una squadra femminile, cresciuta a pane e Maradona, e se la tua per così dire carriera si è basata da sempre sullo sport (oltre che politica e cronaca).
Non si può scrivere di lui
Se non per dire appunto che non lo si può fare. Questa sera, invece di spegnersi, Napoli si accende, in memoria di un uomo che la di là di quel che possono essere i suoi difetti ha insegnato a tutti cos’è il calcio.
Cos significa aver fame, fame di vita, di gloria, di gioco… Di mettere a segno una palla, di fare gol e di gridare forte il proprio nome… Perchè lì in quelle strade dove è nat lui era uno dei tanti… uno dei tanti nati senza la camicia, senza un futuro.
Maradona e la sua manos de dio
E chi se la scorda. Lui è tutto, lui è il Pibe de Oro e lo rimarrà comunque. Nove ambulanze per provare a far vibrare ancora quel cuore, ma nada, non c’è stato nulla da fare. Se ne va così un secolo di calcio, un pezzo di storia e non poteva essere che in questo dannato 2020.
Se ne è andato all’improvviso e certo non senza far rumore
La sua vita… vissuta agli estremi e in tutte le sue forme… Vissuta fino all’ultimo respiro con l’adrenalina che lo contraddistingueva in campo e nella vita.
Ed ecco che tornano alla mente i versi di Manu Chao:
“Si yo fuera Maradona Viviría como él Porque el mundo es una bola Que se vive a flor de piel” (Se io fossi Maradona, viveri come lui, perchè il mondo è una palla che si vive a fior di pelle).
E intanto il San Paolo diventa suo
Corre voce, ma sembrerebbe quasi una certezza oramai che lo Stadio di Fuorigrotta sarà intitolato proprio al Pibe de Oro. Anche online è scattata la corsa alla petizione.
E mentre tutti corrono a firmarla, quel San Paolo si illumina di immenso per un uomo che non solo questa città l’ha fatta sognare, ma che l’ha sempre portata nel cuore, in ogni luogo, in ogni dove. Maradona è Maradona. Ciao Diego!(di Nunzia D’Aniello)
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