Arrivano segnali incoraggianti dalla Campania. La crescita dei contagi infatti sembrerebbe aver raggiunto il picco ed essersi rallentata.
A fornire un anticipazione importante è il quotidiano Il Mattino che stamattina titolo sul giornale: "La Campania va verso la zona arancione".
In Campania indice Rt sceso sotto l'1
L'indice Rt infatti è finalmente sceso ad una soglia meno critica, ovvero sotto l'1. Nelle ultime due settimane infatti il Covid ha rallentato la sua corsa.
In virtù del miglioramento di molti dei 21 indicatori di rischio considerati dal ministero della Salute e attraverso il quale è possibile il monitoraggio delle regioni, la Campania quindi potrebbe avviarsi a cambiare colore.
GiIletti attacca De Luca ma lo sceriffo è difeso: "Date informazioni corrette, non si faccia audience sulla pelle dei cittadini"
Non è ancora terminata la guerra. Nella battaglia che sta proseguendo ormai da due settimana tra Vincenzo De Luca e Massimo Giletti, il Codacons l'Associazione Utenti Radiotelevisivi si schierano a favore del governatore.
"Non è possibile rincorrere l’audience sulla pelle dei cittadini, in un momento delicatissimo per il paese e per la sanità in cui si dovrebbe dare una informazione corretta, precisa e imparziale – spiegano le due associazioni.
"De Luca ha sicuramente molte colpe, e ha commesso errori nella gestione della sanità regionale, ma non si può far credere ai telespettatori, come ha fatto Giletti, che la Campania abbia ricevuto soldi a palate per il Covid, quando in realtà gli stanziamenti da parte dello Stato erano riferiti ad ambiti e settori del tutto diversi.
Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi si riferiscono alla nota diramata dalla Regione Campania; qui si smentivano i numeri forniti da “Non è l’arena” nel corso della puntata del 22 novembre scorso. Con tanto di dati ufficiali.
"Se Vincenzo De Luca querelerà Giletti, e considerato il nostro compito statutario di tutela degli utenti dei servizi radiotelevisivi, ai quali la legge garantisce una informazione corretta e pluralista, interverremo a suo favore nel procedimento" proseguono le associazioni. "Perché riteniamo che certe “furbate” televisive, soprattutto in questo momento, ledano il diritto dei cittadini ad una corretta informazione".
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