Morte Maradona, è guerra per l'eredità. Non si ferma il pellegrinaggio degli argentini nei luoghi in cui, piu' degli altri, Diego Armando MARADONA ha lasciato la sua traccia.
Lo ha fatto in ogni parte del mondo, ma la Bombonera e' il suo stadio a Buenos Aires e, cosi' come succede nei dintorni dell'ormai ex San Paolo, e' continuo il pellegrinaggio di tifosi e semplici appassionati, in generale di tutti gli argentini che da mercoledi' si sentono orfani di un simbolo della loro storia.
"E' come un sogno orribile"
Ha scritto una delle figlie di Diego, Jana MARADONA, prima di ringraziare tutti per l'amore con cui stanno vivendo la morte del padre. "Mi sembra ancora un sogno orribile, ma non voglio far passare altro tempo senza ringraziare infinitamente tutti per l'amore che avete dimostrato nei confronti di mio padre, in particolar modo in questi giorni.
Ogni foto, ogni dimostrazione d'affetto sono state coccole al cuore"
Ha scritto la 24enne nata dalla relazione tra il Pibe de Oro e Valeria Sabalain, mentre ieri erano stati Dalma e Diego Armando junior a esprimere tutto il proprio dolore.
Il ricordo di Diego
Coinvolge tutto il mondo. Splendido quello che oggi, in Australia, gli ha riservato la nazionale neozelandese di rugby nel match stravinto contro l'Argentina.
Nel frattempo non si inferma l'inchiesta sulla sua morte
Gli inquirenti di fatto
Vogliono capire e accertarsi se l’ex calciatore abbia ricevuto le necessarie e immediate cure e i soccorsi necessari.
A poche ore dalla sua morte, l’avvocato e amico di Maradona, Matías Morla, aveva denunciato il fatto che “l’ambulanza ha impiegato più di mezz’ora per raggiungere la casa dove si trovava Maradona”.
E ha fatto intendere che sarebbe andato “fino in fondo”, Resta ancora un mistero non solo sull’ora del decesso ma anche sulla telefonata arrivata al pronto soccorso.
Il quotidiano ‘El Dia’
Ha diffuso un audio della chiamata di Leopoldo Luque, medico personale di Maradona, lo stesso che lo ha operato per un ematoma subdurale e colui che lo aveva operato per rimuovere un ematoma subdurale, per richiedere i soccorsi.
“C’è una persona che da quanto mi dicono è in arresto cardiorespiratorio. Un dottore lo sta assistendo. E’ un uomo, ha 60 anni”, si sente nella registrazione audio. Luque non fa il nome di Maradona.
Questo è fondamentale per capire che è stato Luque a chiamare l’ambulanza, mentre le persone che erano deputate all’assistente del paziente si sono limitate ad allertare il medico e non subito l’ambulanza.
Inoltre scrive la stampa argentina
Una infermiera avrebbe denunciato di essere stata costretta a firmare una dichiarazione secondo cui aveva controllato le condizioni di Maradona, chiuso nella sua camera da letto. Una inchiesta dunque che rischia, tra contraddizioni e accuse, di avvolgere di mistero la morte del campione.
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