"De Luca chiudendo le scuole ha scritto una delle pagine piu' buie della Campania. Comprendiamo le proteste dei genitori e non possiamo che essere preoccupati per il futuro dei nostri figli. Tanto piu' che, secondo uno studio di Wired che ha analizzato i dati forniti dal Miur, nel periodo tra l'apertura delle scuole al 31 ottobre, in Campania si sono verificati 3,75 casi di positivita' ogni mille persone, 6,11 nella provincia di Napoli". Così in una nota Severino nappi, consigliere regionale della Lega in Campania. "In generale, e' risultato che l'indicatore di gravita' negli istituti scolastici della nostra regione e' inferiore a 1, un dato che ad oggi renderebbe ancora piu' inspiegabile e irresponsabile la decisione di tenerle chiuse. Il diritto all'istruzione - conclude Nappi - non deve essere un optional, in Campania piu' che altrove".

La rabbia dei genitori: “De Luca adesso basta, riapri tutto”

Nuovo giorno di protesta, a Napoli, in Campania, contro lo stop alla didattica in presenza fino al prossimo 7 dicembre per gli alunni della seconda elementare alla prima media. Per l’occasione è stato sistemato un banchetto in piazza del Plebiscito; e una sedia su cui vi era apposto un cartello con scritto “governo italiano assente ingiustificato” Una delegazione del comitato e’ stata ricevuta dal viceprefetto di Napoli per ascoltare le ragioni della protesta. La rete No Dad chiede al governo di “intervenire per proteggere i bambini campani dalla continua altalena di ordinanze. Poichè queste stanno minando la loro fiducia nelle istituzioni e tutelare il loro diritto all’istruzione. Ricordiamo – spiegano i manifestanti – che le scuole in Campania di ogni ordine e grado sono chiuse dal 16 ottobre. Il 25 novembre scorso hanno riaperto solo alcune scuole materne e prime elementari. Perche’ De Luca ne ha disposto la riapertura, lasciando discrezionalita’ ai singoli comuni. Il che ha creato una pioggia di ordinanze sindacali che hanno prolungato in molte localita’ la chiusura di tutte le scuole”. “Lo screening “Scuola sicura” promosso dalla Regione con tamponi antigenici volontari per alunni, famiglie e insegnanti – proseguono – è boicottato dalla Regione stessa tramite una disorganizzazione nelle prenotazioni, la scarsita’ di postazioni per i tamponi e i messaggi contraddittori trasmessi alla popolazione.

Altalena di ordinanze in Campania

Questa continua altalena tra dichiarazioni e ordinanze contraddittorie fa perdere ogni credibilita’ alle istituzioni locali; inoltre il mancato adeguamento alle direttive nazionali e la permanenza in Dad di alunni delle elementari e delle scuole medie taglia i bambini campani fuori dal diritto costituzionale all’istruzione”. Intanto, nelle ultime ore, i sindaci dei Comuni nei quali, a partire da oggi, sarebbe dovuta ripartire la didattica in presenza per gli studenti della fascia 0-6 anni, hanno invece firmato delle ordinanze per prorogare chiusura dei plessi di ogni ordine e grado. Nei comuni piu’ popolosi della Campania, da Pozzuoli a Casoria e, ancora, Castellammare di Stabia, Afragola, Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano, lo stop alle attivita’ è prorogato fino alle prime settimane di dicembre. Sono invece ripresi da oggi i servizi educativi per l’infanzia ad Acerra (Napoli) mentre, ripartono, da domani, le lezioni nelle prime classi della scuola primaria. Leggi anche Campania blindata, forze dell'ordine ovunque in città. Scattano chiusure e sanzioni Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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