Nuova ordinanza, Campania in bilico tra arancione e giallo. il cosiddetto giorno "x" è giunto, cosa cambierà per la Campania? Cosa accadrà?
Bisogna decretare una nuova classificazione. Il ministero della Salute, sulla base dei dati in suo possesso circa i contagi e l’occupazione dei posti letto di degenza ordinaria e terapia intensiva, dovrà stabilire se riclassificare la regione in un nuovo ambito di rischio. La zona rossa in Campania è scattata il 15 novembre scorso.
I dati aggiornati al 2 dicembre potrebbero indicare un miglioramento tale da assicurare alla Campania almeno la zona di medio rischio, quella arancione.
La Campania ha oggi tutti i numeri per scendere da rosso ad arancione. Per quanto riguarda l’indice Rt, l’8 novembre nella Regione c’era un valore di 1,62 poi sceso a 1,1 già il 15 per calare ancora a 0,88 il 22 novembre (dato preso in considerazione dal monitoraggio nazionale) e attualmente è attestato a circa 0,7.
Per quel che riguarda, invece, l’incidenza dei positivi per 100mila abitanti, questo dato risulta ancora alto, a tre cifre e sopra la soglia di guardia di 500. Ciò significa che non allenta la pressione sui livelli di attività dei dipartimenti di prevenzione delle Asl impegnati nel contact tracing e nelle cure domiciliare.
A sperare nella zona arancione o nella zona gialla sono soprattutto coloro che vivono di commercio e ristorazione che auspicano una ripresa degli affari nel periodo natalizio.
Nuova ordinanza - Le parole del ministro Speranza
Ieri il ministro Speranza, riferendo in Parlamento, ha spiegato: “Per le festività natalizie le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche in un quadro europeo. Appare necessario limitare il più possibile i contatti non necessari, vanno disincentivati spostamenti internazionali, tra le regioni in presenza di zone rosse e arancioni, il 25-26 dicembre e il 1° gennaio è necessario limitare anche gli spostamenti nei comuni”.
Cosa accadrà se la Campania resterà nella zona rossa? Le regole sono invariate e saranno le seguenti:
Nelle zone rosse
- E' vietato ogni spostamento, anche all’interno dello stesso comune. Consentiti solo quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- Non sono consentite né visite né incontri con gli amici. Mentre si potrà uscire per andare a scuola, quando è prevista la didattica in presenza.
- Sono consentiti gli spostamenti al di fuori del proprio comune per andare a fare la spesa, ma solamente nel caso in cui siano dovuti a motivazioni economiche, legate a un maggiore risparmio.
Gli eventuali spostamenti devono sempre essere giustificati, anche mediante autocertificazione.
Negozi chiusi
- Mentre restano aperti supermercati, esercizi in cui vengono venduti beni alimentari o di necessità.
- Quelli aperti sono contenuti in una lista con tutte le voci specifiche: tra questi ci sono anche edicole, tabacchi, lavanderie, parrucchieri e barbieri. I negozi chiusi possono comunque effettuare attività di consegna a domicilio, purché senza riaprire i locali.
Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie sono sempre chiusi
Ma possono, secondo al nuova ordinanza, stare aperti per l’attività da asporto dalle 5 alle 22. La consegna a domicilio è sempre consentita. I servizi di ristorazione restano aperti solamente negli ospedali, negli aeroporti e nelle aree di servizio lungo le autostrade.
Sport e passeggiate
Sono ammesse le passeggiate ma solo vicino all’abitazione. Consentita l’attività motoria, sempre vicino alla propria abitazione e in forma individuale, rispettando la distanza di un metro e indossando la mascherina. Si può andare in bicicletta sia per raggiungere il luogo di lavoro o effettuare altri spostamenti necessari, sia per svolgere l’attività motoria vicino casa.
Scuola e didattica a distanza
La didattica in presenza è ammessa, secondo la nuova ordinanza, solamente per la scuola dell’infanzia, le elementari e la prima media. Didattica a distanza, invece, per la seconda e terza media e per tutte le scuole superiori. Chiuse anche le università.
Lavoro e smart working
Il dpcm del 3 novembre punta a introdurre lo smart working nella pubblica amministrazione nella forma più ampia possibile. Per quanto riguarda, nello specifico, le zone rosse, si chiede di lavorare il più possibile a distanza: è infatti consigliato ricorrere al lavoro agile, se possibile, o usufruire di ferie e congedi.
Eventi, cinema e musei
Nella zona rossa non sono permesse le fiere, i convegni e neanche gli eventi a loro assimilati, come i mercatini di Natale. Chiusi i musei e sospese le mostre. Chiusura anche per teatri e cinema.
Nuova ordinanza - Cosa accadrà se la Campania retrocederà al colore arancione? Le regole in vigore:
Spostamenti
– In zona arancione, scendono al nuova ordinanza, resta vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità: per farlo, occorre l’autocertificazione).
– Ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco»: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e compilando l’autocertificazione.
Smart working
– È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile.
Inviti a casa
– Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.
Riaprono i negozi
– Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni (ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi).
– Resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.
Scuole, riaprono le classi seconda e terza media
– Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
– Nulla cambia per le scuole superiori: rimane attiva la didattica a distanza.
– Nulla cambia per le università: le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.
Bar e ristoranti
– Non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Sport, eventi e musei
– Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
– Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
– I musei restano chiusi.
Assemblee di condominio
– Le assemblee di condominio possono svolgersi in presenza quando non fosse possibile organizzarle in modalità a distanza.
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