Scuola. De Luca sempre un passo avanti, detta le regole al governo. Il rientro in classe per la scuola superiore sembra oramai rinviato a gennaio. L’orientamento emerso dal Consiglio dei ministri di ieri sembra quello di rinviare il ritorno a scuola. E la ripresa delle lezioni in presenza a dopo le festività natalizie.

Non è ancora stata fissata una data

Ma fonti del governo spiegano che a decidere dovrebbe essere oggi il confronto con le Regioni, con cui l’esecutivo si confronterà sull’ipotesi di un ritorno in presenza, nelle zone gialle, a partire dal 7 gennaio 2021. Stessa ipotesi contenuta nella bozza (provvisoria) del dpcm di Natale, nel quale si pensa a un ritorno in classe – per le superiori – al 50% proprio a partire dal 7 gennaio. Peraltro va ricordato che già in queste settimane potrebbero tornare alla didattica in presenza molti bambini che frequentano la seconda e la terza media nelle zone rosse: con il possibile passaggio alla fascia arancione per loro terminerebbe la didattica a distanza.

Ritorno in classe non prima del 7 gennaio

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra non aver del tutto accantonato l’ipotesi di riaprire le scuole già prima delle vacanze di Natale, magari il 14 dicembre. Un gesto che sarebbe soprattutto simbolico, ma che sembra essere escluso dalle Regioni, contrarie a un rientro in classe prima di gennaio. Il problema principale resta legato al nodo dei trasporti e all’affollamento su bus e metropolitane. L’ipotesi sembra quindi esclusa e il rientro dovrebbe avvenire a gennaio. La Commissione europea consiglia agli Stati membri di non far rientrare subito gli studenti in classe dopo le feste, chiedendo un prolungamento delle vacanze o un periodo cuscinetto di didattica a distanza.

La bozza sul rientro in classe

L’ultima bozza del dpcm, successiva al Consiglio dei ministri della serata di ieri, prevede che per le scuole superiori continui la didattica a distanza al 100% per dicembre, con un cambio che arriverebbe solo dal 7 gennaio.

L’ipotesi

Al momento, è quella di portare la didattica a distanza al 50% per le scuole superiori subito dopo l’Epifania. Ma sul tema non ci sarà certezza prima del confronto con le Regioni e la bozza del dpcm è ancora suscettibile di variazioni.

Sempre la bozza del dpcm

Invita poi le prefetture a istituire un tavolo di coordinamento per definire gli orari di inizio e termine delle attività didattiche in base alla situazione del trasporto pubblico locale, per evitare un sovraffollamento sui mezzi differenziando quanto più possibile gli orari di ingresso a scuola.(Fanpage) Leggi anche: Nuovo Dpcm, ora è ufficiale. Conte mette le ganasce all'Italia: tutti i divieti di Natale, la bozza completa Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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