Sono stati denunciati i responsabili della feroce aggressione ai danni dell'infermiera del Cardarelli, avvenuta sabato scorso.
Si tratta dei due genitori della ragazza 19enne, i quali si erano presentati al pronto soccorso del nosocomio napoletano per chiedere assistenza per la figlia, la quale accusava dolori al petto.
In realtà, era la seconda volta che si presentavano al triage con la ragazza senza sintomatologia allarmante e dovevano attendere il loro turno per una visita.
La denuncia
I carabinieri della compagnia di Napoli Vomero, hanno così identificato e denunciato marito e moglie di 43 e 47anni; rei di aver aggredito la povera infermiera con calci, pugni, capelli strappati fino a quasi cavarle gli occhi.
Motivo dell'aggressione: la lunga attesa, la ragazza, secondo la "diagnosi" eseguita dai genitori, non poteva attendere ulteriormente e, per questo motivo, la sanitaria meritava le "mazzate".
Le videocamere di sorveglianza dell'ospedale hanno catturato le feroci immagini che nessuno avrebbe mai voluto vedere. Per l'infermiera, quelle botte le hanno regalato una prognosi di 30 giorni.
Alla donna e’ stato accertata la frattura di due costole e una lesione polmonare, oltre a traumi multipli facciali e la distorsione del setto nasale.
Solidarietà per l'infermiera
Il comando provinciale carabinieri di Napoli esprime massima vicinanza al personale sanitario, impegnato quotidianamente in prima linea.
Per la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera si tratta di “
un episodio inqualificabile che non può e non deve restare impunito. Alla nostra infermiera e alla sua famiglia va la solidarietà dell’intera Azienda Ospedaliera”.
“Siamo pronti a costituirci parte civile e decisi a fare quanto in nostro potere per far sì che gli autori di questa violenza siano individuati e perseguiti”.
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