Nuovi provvedimenti per le Regioni. Il governo cambia rotta o meglio vuole dare un altro colore all'Italia natalizia. Con il nuovo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità alcune Regioni potrebbero, in fatti, cambiare colore a partire da oggi stesso.
Nuovi provvedimenti - Le regioni che cambieranno colore
Potrebbero tornare in zona il Piemonte e forse anche la Toscana. Dovrebbe anche arrivare la conferma della zona arancione per l’Abruzzo. Ma preoccupa la situazione in Veneto, dove si registra una nuova impennata di contagi.
In generale, per la seconda settimana di fila, l’indice Rt dovrebbe essere sotto all’1 a livello nazionale e altre Regioni dovrebbero uscire dalla zona arancione e rossa, allentando quindi le misure restrittive in vigore.
Se queste previsioni fossero confermate Piemonte e Toscana tornerebbero in zona gialla solo a partire da domenica 13 dicembre.
Il colore dovrebbe invece restare invariato in Campania e Calabria. In queste due Regioni, per il momento, dovrebbe infatti essere confermata la zona arancione.
Nuovi provvedimenti - Gli esperti del Cts
Sottolineano come le troppe incertezze per quanto riguarda la resilienza del sistema sanitario impongano la cautela. In queste due Regioni si dovrà attendere ancora, quindi, per rivedere il colore della mappa e procedere con la revoca di alcune norme anti-contagio.
Nel frattempo Conte aha annunciato la volontà di dare via libera agli spostamenti, ma c'è caos
Il nuovo Dpcm del Governo divide. Dopo le limitazioni degli spostamenti tra comuni previsti per il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio, adesso si fanno strada due ipotesi.
Si pensa di intervenire in Parlamento con una modifica del decreto oppure di “limare” le FAQ. Il premier Giuseppe Conte sta valutando due prospettive.
Da un lato le modifiche al decreto legge sul Covid, dall’altro l’aggiornamento delle domande frequenti per i cittadini sulle misure, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.
A schierarsi dalla parte della rivisitazione delle restrizioni è Matteo Salvini: il leader leghista aveva già chiesto più volte di rivedere le restrizioni.
E a questa richiesta si è aggiunta ora una fronda della maggioranza. Dal ministro M5s Luigi Di Maio a quello di Italia Viva, Teresa Bellanova, fino ad una piccola quota di componenti del Pd.
Dpcm, per Speranza e Boccia regole sono giuste
L’ipotesi di modifica della legge con un deroga non piace invece ai ministri Speranza e Boccia e al leader dem Zingaretti. A cui si aggiunge, in maniera più possibilista, anche Franceschini. Per questo il premier potrebbe convocare i capidelegazione.
“Sulla questione degli spostamenti si prenda le responsabilità il Parlamento, quindi le modifiche – se vanno fatte – si facciano tramite decreto”, tuonano gli ambienti del fronte dei ‘prudentì nel governo.
“L’epidemia ha ancora numeri troppo alti per abbassare la guardia”, è il ragionamento del ministro della Salute Roberto Speranza.
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